La Germania batte la Macedonia del Nord e chiude il cerchio; contro Elmas e compagni, lo scorso trentuno marzo, era arrivata una sconfitta pesante che aveva messo in luce tutti i problemi del ciclo Löw arrivato ormai alla conclusione. Il tecnico ha chiuso l’esperienza alla guida della Mannschaft agli ottavi di finale degli europei contro l’Inghilterra. L’arrivo di Flick è stata linfa vitale per un gruppo che aveva assolutamente bisogno di cambiare per tornare protagonista nelle grandi manifestazioni. L’ex allenatore del Bayern ha portato numerose novità tra cui Musiala e Wirtz ma soprattutto ha permesso alla Germania di essere la prima nazionale europea a staccare il pass per il Qatar; un risultato non da poco
Germania, parte la missione mondiale
Cinque vittorie consecutive, diciotto gol fatti e uno solo subito; Flick, da quando è diventato tecnico della Germania, ha fatto un lavoro straordinario. Per capire la portata di quanto fatto dal tecnico basta vedere il rendimento di Werner, giocatore rinato dal punto di vista delle prestazioni ma soprattutto sotto l’aspetto realizzativo con cinque gol in altrettante partite. La prima mossa, però, è stato il cambio modulo; dal 3-4-2-1 la nazionale è passata al 4-2-3-1, sistema di gioco sicuramente più adatto alla caratteristiche di una rosa che si stava buttando via nell’ultimo periodo della gestione precedente.
La Germania è la prima nazionale europea a qualificarsi al prossimo mondiale e ora avrà tredici mesi di tempo per prepararsi nel migliore dei modi. Probabilmente Flick ha già in mente l’undici titolare ma da qui all’esordio in Qatar servirà testare la forza di questo gruppo contro avversari superiori a quelli incontrati nel girone di qualificazione. La strada è lunga e, tra un anno, la Mannschaft non partirà con i favori del pronostico. Una cosa però è certa: questo gruppo ha sistemato la difesa, ritrovato Werner e sarà avversario ostico per chiunque.