L’Atletico Madrid sta dominando la Liga 2020/2021. La banda del Cholo ha conquistato 50 dei 57 punti disponibili, ha perso una sola partita (contro il Real Madrid) e gli unici due pareggi risalgono ormai a quattro mesi fa. Con una gara da recuperare vanta un distacco di 10 punti sul Real e di 13 sul Barcellona. Oggi è arrivata un’altra prestazione convincente in cui abbiamo notato una leggera stanchezza, ma una solidità che le avversarie non hanno al momento e la sensazione è che un vantaggio così importante i colchoneros saranno in grado di gestirlo.
E chi dice che l’Atletico non è cambiato mente a sé stesso. La fase difensiva è rimasta impeccabile: con 10 gol subiti (di cui due oggi) Oblak torna a essere il portiere meno battuto della Liga (lo scorso anno era stato Courtois) e i colchoneros hanno cambiato sistema di gioco. La difesa a tre è diventata un’abitudine e, oltre ad aver ampiamente portato i suoi frutti, permette al tecnico argentino di alternare sulle fasce giocatori difensivi e offensivi adatti a questo sistema.
A trovarsi perfettamente a suo agio è inoltre Marcos Llorente, sorpresa nella passata stagione e straordinario interprete di quella corrente. Il centrocampista strappato al Real Madrid è un inamovibile dell’Atletico. Agisce come mezz’ala o trequartista alle spalle degli attaccanti, ma grazie alla sua quantità riesce a essere sempre nella porzione di campo giusto in fase difensiva. Ha forse già raggiunto e superato i livelli di Koke e Saúl e in caso di vittoria finale sarebbe lui il miglior centrocampista della stagione.
Agisce dietro gli attaccanti, anche se in questo momento l’attacco dell’Atletico Madrid (il migliore del campionato a testimonianza del fatto che qualche cambiamento nel gioco è avvenuto) risponde al nome di Luis Suárez. L’uruguaiano è in un momento di forma straordinario. Segna in tutti i modi e sembra tornato quel centravanti completo di Liverpool e Barcellona. Qualche mese fa in Catalogna potevano nascondersi dietro la volontà di iniziare un nuovo corso ringiovanendo la rosa, oggi l’errore è evidente e ingiustificabile.
Il prezzo a fine stagione può essere il trofeo nazionale più importante che a questo punto il Barça non vincerebbe da due ann dopo un decennio di dominio. I numeri del pistolero sono impressionanti. 14 reti e 2 assist in 16 gare di Liga, un gol ogni 90 minuti, o anche meno. Numeri ai quali si accostano quelli dei suoi comprimari Joao Felix e Marcos Llorente, con i quali sembra che giochi da anni. 6 reti e 5 assist per entrambi più qualcuna sparsa dei vari Correa, Carrasco, Saúl e Koke.
Il pistolero è tornato a sparare in una squadra che si adatta perfettamente a lui e se continuerà così la vittoria finale sarà una conseguenza inevitabile. Oggi, nel giorno in cui il Cholo Simeone diventa il quinto allenatore con più vittorie nella storia della Liga (214), Suarez ha segnato due volte da fermo: il secondo su rigore e il primo con uno splendido calcio di punizione. In tutti i modi, come ricordano in casa Atletico.
? De todos los colores ⤵
✅ @LuisSuarez9: 1⃣4⃣ ????? en @LaLiga
5⃣ Pie derecho
4⃣ Pie izquierdo
2⃣ Cabeza
1⃣ Falta directa
2⃣ Penalti?⚪#AúpaAtleti | ⚽️#CádizAtleti pic.twitter.com/MnabcGTplL
— ❤️?? CAMPEONES ?❤️? (@Atleti) January 31, 2021
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