C’era solo un modo per la Francia di riprendersi dalla sorprendente sconfitta subita in Svezia: conquistare i tre punti. Missione compiuta, grazie anche al bel gioco ed alla disposizione tattica degli uomini di Deschamps, corti, alti e con un’organizzazione del pressing da grande squadra di club. L’Olanda ha retto l’impatto finché ha potuto, ma l’espulsione di Strootman, oltre che privare gli olandesi dell’unico centrocampista ordinato in fase di palleggio, ha avuto l’effetto di far sfaldare ancora di più i reparti, portando al collasso tattico ed alla conseguente debacle.
La partita
Già al decimo minuto di gioco si potevano notare le prime avvisaglie dell’andamento del match, con l’Olanda che faticava ad uscire dalla propria area di rigore e si affidava a lanci lunghi per i veloci Promes e Robben. La Francia si limitava ad esercitare il suo pressing e a forzare la giocata degli ospiti, controllando il match nella metà campo olandese in attesa di affondare il colpo. Al minuto 15 il vantaggio dei galletti con Kanté che ruba palla a Snejder sulla trequarti Oranje, serve Griezmann che fa uno due con Giroud e, solo davanti a Cillesen, lo infila sotto le gambe. L’Olanda accusa il colpo e dietro comincia a ballare sempre di più. Al 31° ed al 38° tocca a Coman impensierire il portiere olandese, ma in entrambe le occasioni è impreciso; verso la fine del primo tempo è il turno invece di Pogba, che rispetto al compagno di squadra sarebbe dovuto essere più altruista, in entrambe le sue occasioni infatti il centrocampista del Manchester United poteva evitare il tiro, specie il primo da “distanza Pogba”, con diversi compagni meglio posizionati. Oranje per ora assenti ingiustificati dal match e primo tempo che si chiude con il 60% di possesso palla francese.
Il secondo tempo ricomincia dov’erano finiti i primi quarantacinque minuti, eppure bisogna aspettare il 60° per la svolta, prima soltanto una mezza occasione ancora con Pogba che calcia fuori (ma c’era rigore per fallo di Robben su Koscielny) ed una buona combinazione Coman-Kanté, con quest’ultimo che non arriva sul cross dal fondo per una questione di centimetri. Istanti dopo la rimessa dal fondo di quest’azione, Rocchi vede un contatto fra Strootman e Griezmann a centrocampo, tira fuori il secondo giallo e punisce il giocatore della Roma con l’espulsione; difficile però capire cosa veda Rocchi, visto che è in posizione favorevole ed il contatto non c’è, ma è il giocatore francese ad accentuare decisamente la caduta. Questo episodio cambia la partita e la Francia riesce a chiudere il match dilagando. Il secondo ed il terzo gol portano entrambi la firma di Lemar, spettacolare per precisione, potenza e coordinazione il primo, un semplice tap-in in contropiede il secondo. A firmare il definitivo 4-0 è invece l’uomo del giorno: Mbappé, passato proprio oggi al PSG in prestito con riscatto a 180 milioni di € (si, avete letto bene). Una nota particolare la merita Kanté quest’oggi, partita spaziale del centrocampista francese, uomo ovunque della metà campo transalpina che potrebbe fare pressing alto semplicemente con le due ali e lui in mezzo.
Con questa vittoria la Francia prende il comando del gruppo A, soprattutto grazie alla sorprendente sconfitta della Svezia in Bulgaria, che si ritrova così a meno tre dai transalpini. Proprio i bulgari tornano in corsa per il secondo posto del girone, issandosi al terzo a meno uno dagli svedesi. Risultato apparentemente sfavorevole per gli olandesi, che scivolano in quarta piazza, ma che li lascia ancora in corsa visto il dentro fuori proprio fra Olanda e Bulgaria in programma il 3 settembre. La Francia se la vedrà invece con il Lussemburgo ed in caso di vittoria, con i risultati favorevoli dagli altri campi, potrà già strappare il pass per i Mondiali. Impensabile per gli Oranje restare un’altra volta fuori da una grande competizione per nazioni, questo dovrà essere lo sprone principale per Robben e compagni in vista della prossima partita.