Sette dei nove gol fatti dalla Viola partono da una situazione da fermo. Ecco su cosa ha lavorato Palladino e dove invece la squadre deve migliorare
La Fiorentina ha iniziato la stagione 2024/2025 di Serie A tra alti e bassi, ma un dato spicca su tutti: i ben sette dei suoi 9 nove gol complessivi sono arrivati da situazioni di palla inattiva. Punizioni, calci d’angolo, rigori e persino rimesse laterali si sono dimostrati decisivi per la Viola, che si è dimostrata particolarmente abile nello sfruttare queste situazioni.
La Fiorentina detiene al momento un record in Serie A: ha segnato 3 gol dagli sviluppi di calcio d’angolo, il dato più alto del campionato. Gli schemi studiati in allenamento hanno avuto un ruolo fondamentale in queste realizzazioni. Nel 2-2 contro il Monza, ad esempio, i gol di Moise Kean e Robin Gosens sono arrivati proprio da calci d’angolo ben eseguiti, grazie alle precise assistenze di Danilo Cataldi e Yacine Adli.
Anche contro l’Atalanta, la squadra viola ha mostrato di saper sfruttare i calci piazzati. Il gol di Lucas Martínez Quarta, arrivato dopo una ribattuta successiva a un corner battuto da Cristiano Biraghi, testimonia come la squadra sia in grado di mantenere alta la pressione anche quando lo schema non si conclude immediatamente. Sebbene in questo caso ci sia stata una componente di casualità, l’organizzazione del gioco e la capacità di sfruttare al meglio i rimbalzi hanno comunque premiato la Fiorentina.
Un cambiamento significativo rispetto alla scorsa stagione è la varietà dei battitori sui calci d’angolo. Se con Vincenzo Italiano in panchina quasi tutti i corner erano battuti da Biraghi, quest’anno la Fiorentina ha introdotto una maggiore flessibilità, con diversi giocatori che si alternano alla bandierina, a seconda della situazione e degli schemi preparati. Questa diversificazione rende meno prevedibili le manovre offensive della squadra, aumentando la difficoltà per gli avversari nel prendere contromisure.
Non solo i calci d’angolo hanno portato risultati. Anche i calci di rigore si sono rivelati cruciali per la Fiorentina, con Albert Gudmundsson che si è affermato come rigorista principale della squadra. Contro la Lazio, l’islandese ha segnato due rigori decisivi, dimostrando freddezza e precisione sotto pressione. Il suo inserimento nella squadra ha già portato benefici evidenti, con il pubblico del Franchi che ha iniziato ad apprezzare le sue doti tecniche e caratteriali.
Un altro gol degno di nota è quello di Yacine Adli contro il Milan, frutto di una rimessa laterale ben giocata da Robin Gosens. Anche se Adli ha fatto quasi tutto da solo, il fatto che l’azione sia partita da una rimessa laterale mostra ancora una volta come la Fiorentina sia in grado di sfruttare ogni tipo di palla inattiva per creare pericoli e trovare la via del gol.
Se da un lato le palle inattive sono state una risorsa preziosa, dall’altro la Fiorentina dovrà migliorare la capacità di segnare su azione manovrata con il passare delle giornate. Al momento, solo due dei nove gol complessivi sono arrivati su azione, con Moise Kean e Gudmundsson come unici realizzatori in queste circostanze. È evidente che la squadra dovrà trovare un maggiore equilibrio tra le situazioni di gioco e i calci piazzati, altrimenti rischia di diventare troppo prevedibile.
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