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La calma vince sui nervi: la Juventus inchioda 0-0 il Barcellona al Camp Nou

Una partita con tantissime aspettative per i Blaugrana, aspettative di remuntada con la spinta del Camp Nou esaurito nei posti a sedere: il ritorno dei quarti di finale della Uefa Champions League, sembrava essere il palcoscenico perfetto per le speranze blaugrana, con un risultato di 3-0 da riprendere. La partita della Juventus era identificabile come “quel passo in là” per dimostrare di saperci stare tra le prime 4 al mondo, di aver sottomesso la squadra piu’ forte e vincente dell’ultima decade.
La partita
Un inizio promettente per la Juventus, un pressing alto che costringe Ter-Stegen a qualche rinvio lungo di troppo, a qualche palla persa a centrocampo da parte di Busquets e Rakitic, ma soprattutto costringe Messi e Neymar a rientrare all’interno dei 40 metri propri. Una Juventus che sviluppa soprattutto sull’asse Alves-Cuadrado-Dybala spostamento di palla veloce che permette gli inserimenti di Khedira, tante belle intenzioni che però producono solamente un tiro di Higuain su rimpallo sulla tibia di Pique. Per il Barcellona l’unica luce si accende tra i piedi brasiliani di Neymar che rientra molto spesso sull’interno del campo per permettere i tagli offensivi di Jordi Alba: la prima azione “pericolosa” parte dai piedi del 10 argentino, che da playmaker offensivo (come per tutta la partita, defilandosi nella parte centrale del campo) inventa una diagonale magnifica che pesca Jordi Alba in scivolata, il pallone non cambia direzione e si appoggia sul fondo. Il primo tempo termina con un confronto acceso a metà campo, dove Rakitic viene ammonito per un fallo di reazione su Khedira, dove pochi prima minuti Messi era volato sulla schiena di Pjanic, rimediando una innaturale posizione del braccio nel contatto a terra: i nervi si scaldano, e la Juventus sembra quella in grado di mantenere i piedi per terra. Il secondo tempo promette fuoco e fiamme per il Barcellona, ma l’assedio non porta che ad occasioni non chiare, dovute ad una fase difensiva della Juventus​ tenuta su livelli eccezionali: una di queste è un tap-in sbagliato da parte di Messi in assenza di Buffon tra i pali, incredibilmente sbagliato dalla Pulce; il segno di una serata che sembra essere diventata incredibilmente maledetta, contrapponendosi all’idea di remuntada iniziale. Dopo il forcing finale del Barcellona, l’arbitro decide di chiuderla cosi, con una prestazione difensiva della Juventus da far vedere nelle scuole calcio di tutta Italia, con il Barcellona che riconosce la superiorità dei bianconeri e ha cercato di attaccare fino agli ultimi minuti con una nevrosi non appartenente alle personalità leggendarie dei blaugrana.
Migliore in campo:

Giorgio Chiellini

Carisma e legna, il difensore bianconero si conferma il perno della difesa, con marcature e anticipi su Suarez e compagni. Non indietreggia mai, combatte colpo su colpo su ogni contrasto aereo e riesce ad essere anche un punto da cui far partire un azione, quando tutte le altre opzioni sono marcate strette.

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