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Kubo al Real Madrid, il giapponese strappato al Barça

Eden Hazard, Luka Jovic, Militao, Rodrygo e Mendy. Questi i 5 grandi colpi del Real Madrid alla metà di giugno, colpi sia per il presente che per il futuro, tutti molto onerosi (il totale fa quasi 300 milioni). Eppure in questi giorni in Spagna si sta parlando d’altro. Il Real Madrid, in particolare Juni Calafat e il suo team, si è aggiudicato le prestazioni di un giovane talento giapponese: Kubo Takefusa. Dopo circa 12 mesi di trattative e un duro testa a testa c0n il Barça,i blancos sono riusciti a mettere sotto contratto la stellina del Tokyo FC.

Per lui non è un arrivo in Spagna, ma un ritorno. Trasferitosi al Barcellona alla tenera età di 10 anni, è costretto al ritorno in patria dopo una sanzione della Fifa nei confronti dei blaugrana per operazioni illecite nell’acquisto di calciatori minorenni. Nel 2015 quindi rientra in Giappone e sceglie il Tokyo, squadra che lo valorizza subito facendolo esordire in JLeague 3 a soli 15 anni. Da lì la scalata che lo porta fino al Real Madrid: 4 gol e 4 assist in 13 presenze in JLeague 1 e la convocazione per l’imminente Copa America. Non male per un ragazzo che è diventato maggiorenne il 4 giugno.

Su questo trasferimento però ci sono diverse ombre che vanno chiarite. Il Real Madrid non ha “rubato” Kubo al Barça perché il Tokyo non aveva nessun obbligo verso la squadra catalana. Kubo si è trasferito a Madrid in maniera gratuita. È chiaro che i blancos avranno spinto il ragazzo a rifiutare altre offerte ma non hanno corrisposto nessuna cifra al Tokyo se non quella per i diritti di formazione (cifra che hanno versato anche nelle casse del Barça per i 4 anni trascorsi nella masía). A queste diatribe si aggiunge la popolarità di Kubo in Giappone, considerato come il calciatore che potrà guidare la sua nazionale ad affermarsi anche fuori dall’Asia. Il marchio Adidas e il Real Madrid non hanno voluto farsi sfuggire un’occasione così ghiotta.

E lasciamo per ultime le considerazioni sulle qualità del ragazzo. Kubo è ancora molto giovane e si è affermato in un campionato di gran lunga inferiore alla Liga. Come scritto dal Real Madrid, al ritorno dalla Copa America e dalle vacanze, verrà inserito nel Real Madrid Castilla che sarà allenato da Raul nella prossima stagione. I riflettori non saranno puntati su di lui, ma sulle nuove stelle acquistate dai blancos. Tuttavia la conoscenza della lingua e del contesto spagnolo unite ai mezzi tecnici permettono di sperare in una crescita rapida del ragazzo. Inui e Shibasaki sono due esempi di connazionali che hanno saputo ritagliarsi i propri spazi nelle rispettive esperienze in Liga e i video che circolano su Kubo lasciano pronosticare che abbia qualità superiori ai fantasisti giapponesi di Alavés e Getafe. Già etichettato da diversi giornalisti come il Messi giapponese per il passato nel Barça e la somiglianza nello stile di gioco (173 centimetri, abile nel dribbling e piede mancino), Kubo sa come rispondere a questo paragone inopportuno: “Messi è di un altro livello, non posso essere comparato a lui nonostante sia per me un orgoglio che dicano questo. Ci sono molti giocatori con le mie caratteristiche, ma io sono io, nessun’altro”. Ansiosi di vederlo all’opera con la sua nazionale, ci accontentiamo di vedere il video di presentazione del Real Madrid.

 

Francesco Castorani

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