Fra tutti gli attaccanti che negli ultimi mesi sono stati cercati dal Milan, quello che è sembrato più vicino ad indossare la maglia rossonera è sicuramente Kolo Muani: non solo per il costo (anche se un parametro zero di questo livello avrebbe certamente reso felici le “tasche” di Elliott), ma soprattutto per le sue caratteristiche tecniche, che, fra le fila della squadra di Pioli, possiede solamente Leao.
Da Bondy all’Italia, nel segno dell’insuccesso
Agile, imprevedibile, velocissimo. Tre aggettivi che descrivono perfettamente il talento del classe 1998, autore sin qui di una stagione di altissimo livello con il Nantes, che, se al momento occupa un eccellente settimo posto, lo deve quasi esclusivamente alle giocate e ai gol del suo “piccolo” fuoriclasse. Eppure, fino al 2015, in pochi pensavano che Randal Kolo Muani sarebbe davvero riuscito a sfondare nel calcio professionistico.
Nato nella piccola cittadina di Bondy, il classe 1998 si avvicinò subito al mondo del calcio, vestendo le maglie di Villepinte, Tramblay e Torcy e mostrando un buon talento, accompagnato però da un carattere e da un atteggiamento che non sembravano presagire un futuro da professionista. Non a caso, nessun club di livello lo voleva portare nel proprio settore giovanile, tanto che fu costretto a provare a sfondare in Italia: i provini con Vicenza e Cremonese, però, non ebbero successo e lui stesso dichiarò “Non stavo bene. […] Mi mancava casa, non avevo amici e a essere sincero non ero neanche così esaltato all’idea di firmare. Mio padre mi vide triste e mi riportò a casa”.
L’esperienza in terza serie e il ritorno al Nantes
Qui, a 17 anni, arrivò finalmente la possibilità di mostrare il suo talento ai massimi livelli: a chiamarlo fu infatti il Nantes, che, pur navigando a metà classifica, rimaneva uno dei club più titolati della storia della Ligue 1. L’impatto con le giovanili e con la seconda squadra fu molto positivo, con il talento di Kolo Muani che sembrava pronto per esordire anche fra i professionisti. Nella stagione 2018-2019, quindi, il talentuoso classe 1998 esordì nel massimo campionato francese, ma, complice il pochissimo spazio (giocò meno di 120 minuti divisi in 6 partite), nessuno se ne accorse e Randal fu costretto ad andare in prestito al Boulogne, nel Championnat National.
Qui, come dichiarato successivamente dallo stesso giocatore, Kolo Muani toccò il punto più basso della sua breve carriera, rimediando una squalifica di 8 giornate per aver reagito violentemente dopo aver subito un fallo. Il prestito al Boulogne, però, contribuì proprio a limare gli “spigoli” del suo carattere, tanto che nell’estate del 2020 Gourcuff, allenatore del Nantes, decise di tenerlo con sé, per permettergli di confrontarsi nuovamente con il calcio che conta.
Kolo Muani: futuro per l’Eintracht, rimpianto per il Milan
Il secondo impatto con la Ligue 1, per quanto non deludente, non fu certo positivo: nelle prime 26 giornate, il classe 1998 realizzò appena 3 gol e 3 assist, con il Nantes che scivolò rapidamente in zona retrocessione. Le ultime 12 partite regalarono però non poche gioie a Gourcuff e alla tifoseria, rendendo allo stesso tempo Kolo Muani, autore di 6 gol e 5 assist, uno dei giocatori più desiderati del campionato francese, in virtù di un contratto in scadenza nel giugno del 2022. In estate dunque si sono fatti avanti club come il Milan, che sembrava vicinissimo a chiudere la trattativa, salvo poi non affondare il colpo e virare su Faivre. Il grandissimo inizio di stagione di Kolo Muani, però, ha sicuramente fatto storcere il naso alla dirigenza rossonero.
L’arrivo del veloce attaccante francese, dopotutto, è definitivamente sfumato, con l’Eintracht Francoforte che è vicinissimo a chiudere una trattativa a parametro zero che porterà in Bundesliga l’ennesimo talento francese. Dopo Nkunku, Tolisso, Upamecano e Diaby, il campionato tedesco si prepara ad accogliere Kolo Muani, la nuova “freccia” nelle mani di un Glasner che ora può davvero sognare in grande.