Dopo aver mancato la qualificazione ad Euro 2016 e al Mondiale 2018, l’Olanda é veramente vicina al passaggio per la fase finale di Euro 2020: una rinascita che porta la firma di Koeman che é riuscito a ridare un’identitá ad una rosa demotivata, senza gioco ed estremamente fragile sul piano mentale. Il giusto bilanciamento tra giovani e veterani ha permesso, ai Paesi Bassi, di schierare un 11 titolare ben equilibrato con talento ed esperienza che hanno permesso di tornare tra le nazionali piú importanti d’Europa.
L’Olanda intravede la fine di un incubo durato ben 4 anni: agli Oranje basta un successo per poter archiviare la pratica qualificazione ed approdare alla fase finale di un torneo internazionale dal quale mancava dal 2016. L’ostacolo che avrá davanti si chiama Irlanda del Nord, la vera sorpresa del Gruppo C che ha dato filo da torcere sia a Koeman che alla Germania: gli irlandesi si trovano a 3 punti dalla vetta ed un ko contro De Ligt e compagni decreterebbe l’eliminazione dalla competizione europea. Il successo dell’Olanda sarebbe manna anche per i tedeschi che potrebbero permettersi di pareggiare contro la Bielorussia per chiudere al secondo posto il girone.
Il traguardo é importantissimo per il ct e i suoi ragazzi che sono riusciti a ritrovare una nazionale allo sbando che non ha saputo mantenere i livelli espressi durante il Mondiale del 2014, chiuso con il 3° posto grazie alla vittoria sul Brasile per 3-0. La prima batosta arriva nel girone di Euro 2016, quando gli Oranje chiudono quarti dietro a Rep. Ceca, Islanda e Turchia, entrando in un tunnel senza fine di figuracce, incertezze e numerosissimi allenatori. Infatti, per provare a risollevare le sorti dell’Olanda, si sono alternati, in 4 anni, ben 5 ct con Koeman a chiudere il cerchio. Nonostante il valzer della panchina, i Paesi Bassi falliscono anche l’accesso al Mondiale del 2018, toccando pericolosamente il fondo.
Dopo tanti rifiuti, é Koeman a caricarsi sulle spalle questo pesante fardello, dopo il fallimento alla guida dell’Everton. Il tecnico comincia a lavorare molto sulla mentalitá e sul carattere, unendo l’esperienza dei veterani con l’estro e la sfrontatezza dei giovani. Van Dijk e De Ligt cementano la difesa, mentre in avanti vengono rispolverati Depay, Promes e Babel, autori di ottime prestazioni che permettono all’Olanda di chiudere anche al secondo posto della prima Nations League, dietro solo ad uno straordinario Portogallo guidato dal solito Cristiano Ronaldo. La strada intrapresa é quella giusta e la cura Koeman funziona e porta i suoi frutti: nel Gruppo C per la qualificazione ad Euro 2020, l’Olanda stupisce subito contro la Germania, nonostante il ko per 3-2 in casa, ma riesce a vendicarsi in terra teutonica con un pesante 4-2. Il gioco é fluido, verticale e veloce con una difesa che gioca alta (solo 7 gol nel girone), protetta da un centrocampo a molla in grando di appoggiare la fase offensiva e quella di ripiegamento. L’inserimento di Malen, nelle ultime gare, ha dato una freschezza inattesa nel reparto offensivo (19 gol all’attivo) che può beneficiare di un’arma in piú. Adesso il traguardo dista solo 3 lunghezze e, per confermare la nuova vita della formzione Oranje, non é possibile fallire questa ghiotta occasione.
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