L’Eredivisie è il secondo campionato che decide di fermarmi a causa del coronavirus: il primo a tirare i remi in barca fu il Belgio che intraprese questa strada qualche settimana fa. L’Olanda alza bandiera bianca dopo la presa di posizione del governo di bloccare ogni manifestazione e attività sportiva fino al 1° settembre. Ecco cosa si è deciso sull’assegnazione del titolo, sui posti per le competizioni europee e sulle retrocessioni…
L’EREDIVISIE SI FERMA: NESSUN VINCITORE E NESSUNA RETROCESSIONE
Il campionato si era bloccato alla ventiseiesima giornata, dopo un primo stop nella settimana precedente a causa dell’epidemia di coronavirus che si era abbattuta, con più intensità, sui Paesi Bassi. L’Eredivisie, dopo un primo tentativo, si dovette arrendere alle circostanze soprattutto con l’aumentare incontrollato dei contaggi.
Ad inizio settimana, il governo olandese aveva confermato la sospensione di ogni manifestazione sportiva fino al 1° settembre, mettendo così in difficoltà la KNVB: la federazione ha così deciso di chiudere definitivamente i campionati professionistici dopo aver sospeso, già in precedenza, quelli dilettantistici. Ma quali sono stati i verdetti finali dell’Eredivisie 2019-2020?
Il titolo di campione d’Olanda non verrà assegnato con l’Ajax e l’AZ che vedono rimandare alla prossima stagione la loro sfida per il predominio nazionale. Le due compagini erano al primo posto a pari punti con gli ajacidi forti della differenza reti e i ragazzi di Slot in vantaggio per gli scontri diretti: ai fini del torneo, i capitolini sarebbero stati avvantaggiati poichè, in caso di arrivo con lo stesso punteggio, è la differenza reti a decretare il campione. Tirano un sospiro di sollievo anche Waalwijk, Ado den Haag e Fortuna Sittard in piena lotta per non retrocedere: la KNVB ha deciso di eliminare anche i passaggi in Eerste Divisie, salvando le compagini a rischio. Il Waalwijk, ultimo in classifica e quasi condannato alla Serie B, è la formazione che ha beneficiato maggiormente di questo verdetto.
In fine, i posti in Europa, sono stati decisi dalla classifica, cristallizzata all’ultima giornata di Eredivisie: Ajax e AZ accederanno ai preliminari di Champions con gli 11 di Ten Hag che possono sperare ancora in un passaggio diretto ai gironi, ma dipenderà dalla vincente della competizione in corso. Volano invece in Europa League il Feyenoord (autore di una grandissima rimonta sotto la guida di Advocaat), il Psv (in netta crescita dopo un campionato horror) e la sorpresa Willem II, di nuovo sui campi internazionali dopo l’ultima apparizione nel 2005-2006 quando venne eliminata al primo turno preliminare dal Monaco nella qualificazione valida per la Coppa UEFA. Un ritorno meritato per i Tricolores che beffano la diretta concorrente Utrecht: i biancorossi sono stati svantaggiati dall’abolizione della KNVB Beker dove erano giunti in finale contro il Feyenoord. La possibile vittoria della coppa nazionale avrebbe garantito, ai ragazzi di Van den Brom, il pass per l’Europa League. Inoltre, il Willem II, ha avuto l’ulteriore vantaggio di essere davanti ai rivali di ben 3 punti con una partita in più e una peggiore differenza reti: a partità di punti, sarebbero stati i rivali a beneficiare dell’Europa.
La decisione di lasciare tutto invariato ha i suoi scontenti anche in Eerste Divisie dove le promozioni vengono automaticamente annullate: si ripartirà con gli stessi 18 club nell’Eredivisie 2020-2021, anche se qualche società farà sicuramente ricorso per ribaltare la decisione della federazione.