Il Liverpool vive un incubo: la squadra di Jurgen Klopp si era presentata alla partita di domenica scorsa all’Old Trafford con due punti di vantaggio sulle rivali in testa alla classifica e da favorita per la vittoria dell’Europa League alla vigilia dei 180’ contro l’Atalanta. Dieci giorni e tre partite dopo, tutti gli obiettivi stagionali sembrano sfuggire dalle mani.
La crisi è arrivata nel momento sbagliato. Il pareggio in casa dello United rientra nell’ordine naturale delle cose in un campionato duro come la Premier. Molto meno prevedibile lo 0-3 incassato con l’Atalanta ad Anfield che ha, di fatto, compromesso il cammino in Europa e, ancora meno pronosticabile, il ko interno contro il Crystal Palace. Il gol di Eze ha condannato Klopp, che avrebbe potuto ripresentarsi in testa alla classifica, relegandolo al terzo posto a -2 dalla vetta in condominio con l’Arsenal e dietro al Manchester City.
Innegabilmente la squadra è ancora in corsa e, a sei partite dal termine, sarebbe folle gettare la spugna, anche se in riva al Merseyside inizia a serpeggiare il pessimismo. I numeri e la storia di questa squadra, del resto, non inducono a pensare a scenari diversi dall’ennesima delusione, come nel 2018/2019 quando i reds, nell’ultima corsa punto a punto contro il City, hanno ceduto.
Il Liverpool ha una caratteristica in Premier: o domina la stagione, come è successo nel 2019/2020 oppure perde il testa a testa. Negli arrivi al fotofinish, i reds ricordano quei cavalli da corsa che, in vista del traguardo, “rompono” il passo. E quasi sempre c’è di mezzo il Crystal Palace. Il primo ricordo risale al 6 maggio 2014, la partita della famosa scivolata di Steven Gerrard che genera la sconfitta per 2-0 contro il Chelsea e poi la rimonta del Crystal Palace da tre gol di svantaggio fino al pareggio per 3-3. Addio titolo.
Il Liverpool chiuderà al secondo posto anche nel 2022. Il 23 aprile 2002, l’Arsenal precede il Liverpool di un punto, ma ai reds non riesce la rimonta. E ancora una volta si accontentano del secondo posto. Nella stagione 1995-96, a metà marzo e con otto partite da giocare, il Manchester United era a pari merito con il Newcastle a 61 punti, e il Liverpool terzo, con 59 punti. Ancora una volta il fotofinish è fatale: il titolo andrà alla squadra di Sir Alex Ferguson e i reds resteranno ancorati al gradino più basso del podio.
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