Forse è strano crederci, ma l’unico giocatore inglese ad aver mai vinto il titolo di miglior marcatore d’Europa non è stato Harry Kane. E neanche uno dei suoi colleghi più illustri transitati dal Liverpool, Manchester United o Arsenal. Il re dei bomber d’Inghilterra proveniva dal Sunderland e il suo nome è Kevin Phillips.
Nel 2000 non c’era un attaccante in tutto il continente in grado di stare al suo passo. E sembra quasi assurdo che la Scarpa d’Oro quell’anno sia finita tra le mani di un giocatore che non era tra le fila delle migliori squadre del campionato, come solitamente accade. “Ho raggiuto questo risultato in una squadra che è arrivata settima e non va di moda come tutte le altre”, ha commentato Phillips in un’intervista, consapevole di aver raggiunto un risultato straordinario e contro ogni pronostico. Ma quando i Black Cats lo acquistarono dal Watford per poche migliaia di sterline sapevano di aver portato in squadra un attaccante in grado di fare grandissime cose. D’altronde la sua carriera è stata sorprendente fin dal primo giorno: quando militava nelle giovanili del Baldock Town scendeva in campo come difensore centrale, un po’ gracile ma con un attitudine al gol spaventosa.
Dalla difesa all’attacco il passo è stato breve e anche piuttosto fortunato, al tal punto da farlo diventare il giocatore ad aver segnato più reti in assoluto con la maglia del Sunderland dal dopoguerra a oggi, un record che resta ancora imbattuto. Ma la stagione più importante di tutta la sua carriera resta assolutamente quella a cavallo del nuovo secolo, inaugurato nel modo più bello di tutti. Phillips arrivò al Sunderland nel 1997, con un passato al Watford che già aveva fatto presagire le sue grandi qualità da bomber. All’epoca l’attaccante giocava con una spalla di riferimento e nella nuova squadra si ritrovò accanto Niall Quinn, attuale presidente del club arrivato un anno prima di lui al doppio del prezzo ma torturato da una serie di infortuni che lo stavano portando verso un tranquillo ritiro nel campionato della Malesia. Incredibilmente Phillips con le sue ottime prestazioni riuscì a trascinare anche Quinn nelle ultime stagioni della sua carriera conclusa nel 2002, quattro anni prima di diventare presidente del Sunderland.
I due attaccanti cominciarono a fare coppia fissa, ma alla fine toccò a Phillips recitare il ruolo del grande protagonista portandosi a casa la Scarpa d’Oro nel 2000, dopo aver segnato 30 gol in campionato, più di qualsiasi altro giocatore in tutto il continente. E pensare che quella stagione cominciò con la pesantissima sconfitta per 4-0 contro il Chelsea guidato da Gianfranco Zola, un KO durò che si trasformò nell’inizio di una favola incredibile, forse un po’ dimenticata, ma di sicuro irripetibile.
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