Karamoh come esempio di ‘progetto calcistico’: acquistato, testato in prima squadra e prestato per accumulare minuti dopo averne visto una maturità solo parziale. Classico percorso da giovane di belle speranze, insomma. Il Bordeaux lo sta allevando, ma l’Inter continua a studiarne l’inserimento in rosa. La scorsa stagione ha lasciato sulla bocca degli interisti un buon sapore: le prestazioni del 20enne francese sono state incoraggianti e la rete contro il Bologna piuttosto eccitante.
Vero è che non ha dimostrato di poter affrontare a testa alta sfide di alta classifica, ma contro le ‘piccole’ è riuscito a sfruttare le occasioni avute proponendosi con vigore. Proprio in occasione di quel gol al Bologna ha mostrato di saper dialogare in velocità, controllare il pallone nello stretto e calciare col piede opposto.
La sua abilità di rientrare e calciare, abbinata a una grande progressione, ne fanno un buon contropiedista e un’ala imprendibile in velocità. Pur mancandogli ancora l’imprevedibilità di chi sfrutta al massimo lo scatto, non ha la presunzione di voler saltare tutti e in Ligue1 si sta facendo notare per la sua voglia di convincere e crescere partita dopo partita.
Si è conquistato la fiducia di Bedouet col tempo e ora rientra tra i giocatori impiegati più spesso. Attenzione però: nonostante sia entrato 6 volte su 14 a partita in corso, il suo inserimento da 12° o 13° uomo non è da sottovalutare. La sua grande velocità è spesso un fattore quando si allungano le squadre. Inoltre, seppur la sua magrezza non lo renda troppo appariscente, il suo metro e 85 lo rende un vero treno quando accelera. Nell’ ultima partita contro l’Angers ce lo ha dimostrato…
Coast-to-coast da quattrocentista, ma rimane lucido per la conclusione. Inoltre, il suo cambio repentino di appoggio gli permette di saltare chiunque col primo passo.
Nella vittoria 3-0 contro il Nantes gli basta un solo tocco per posizionarsi al meglio per calciare. Il collo-interno, poi, è una vera delizia così come il suo tiro a giro.
Ovviamente, vista l’età, ha ancora qualcosa da affinare. Pur chiarendo che non è una punta, deve limare i suoi difetti in fase di conclusione. Ben 4 le occasioni mancate e, già nella passata stagione, ce lo aveva mostrato. Un esempio fu l’ ottavo di Coppa Italia contro il Pordenone:
Detto questo, però, sembra affrontare con grande maturità il momento della partita lottando finché ce n’è e i 3.9 contrasti vinti a partita ci dicono più di qualcosa.
Il destino di Yann Karamoh sembra dipendere da quello di Keita in casa Inter, ma il probabile addio di Candreva e/o Perisic apre un varco: la crescita del francese potrebbe continuare nel nostro campionato nella prossima stagione.
Francesco Di Stefano
Per il 40esimo anniversario dalla tragedia del 1985, la Juve ha trovato il modo per…
Dopo la vittoria al cardiopalma e il conseguente passaggio del turno dell'Inter che vola in…
Un tifoso speciale per l’Inter di Simone Inzaghi: si tratta di Gianni Infantino. Il presidente…
Seconda finale in tre anni per l'Inter di Simone Inzaghi in Champions League. In attesa…
L’Inter aspetta di conoscere la propria avversaria in Finale di Champions League. L’Arsenal di Mikel…
La finale di Champions League, in programma per sabato 31 maggio alle ore 21 presso…