Tudor, alle parole in conferenza stampa devono seguire i fatti, in primis per ritrovare la fiducia smarrita nelle ultime settimane con Thiago Motta e poi per mantenere a distanza di (poca) sicurezza le contendenti per il quarto posto.
Igor Tudor inizierà contro il Genoa un percorso a tempo indeterminato, nel senso pieno del termine: non è chiaro se l’attuale allenatore resterà in bianconero anche dopo aver centrato il quarto posto e superato il turno nel mondiale per club. Il contratto sottoscritto fra le parti prevede un rinnovo automatico per la prossima stagione a due milioni di euro l’anno in caso di qualificazione alla prossima Champions League. Un ingaggio da minimo salariale per un top club come la Juventus, che vuole tenersi le mani libere potendo facilmente trasformare la cifra legata al rinnovo in una sorta di “premio” per il risultato raggiunto ed essere così un lauto ringraziamento per il lavoro svolto da qui ai prossimi quattro mesi.
L’unica certezza, e il nuovo allenatore avendo un lungo trascorso in bianconero ne è consapevole, è che la Juventus dovrà centrare il risultato prefissato. Anche e soprattutto per evitare il disastro tecnico e finanziario. Raggiungere il quarto posto è una condizione sine qua per il club, che senza il “paracadute” della Champions dovrà per forza di cose mettere sul mercato dei big comunque deprezzati per colmare le perdite generate dall’eventuale assenza dall’Europa che conta. Ecco perché, oltre al raggiungimento della zona Champions, sarà necessario, nel limite del possibile, rivalutare investimenti che rischiano di rivelarsi infruttuosi. Nessuno, fra i calciatori arrivati nelle ultime due sessioni di mercato, ha una quotazione superiore rispetto a quando ha varcato per la prima volta le porte di Vinovo.
In questo contesto, il silenzio pesantissimo di John Elkann rappresenta un ulteriore responsabilità. Nella lettera annuale rivolta agli azionisti della Exor, non c’è una sola parola legata alla Juventus mentre si ripongono molte speranze (anche se il buongiorno si vede dal mattino e non sembra proprio un’alba foriera di soddisfazioni) sulla Ferrari e Lewis Hamilton. Una scelta non casuale: il “non detto” sulla Juventus è molto più eloquente di qualsiasi dichiarazione. La proprietà è molto delusa dalla gestione sportiva. Nell’immediato ha pagato Motta, ma tutto lascia credere che anche Giuntoli, già in bilico avendo perso la sua scommessa su Thiago Motta e (per ora) salvo solo perché è riuscito a far quadrare i conti, faticherà a passare indenne da un nuovo fallimento tecnico.
Conte potrebbe lasciare Napoli a fine stagione e il presidente azzurro si sta già guardando…
La Lazio getta al vento una occasione contro il Torino ed è l’unica fra le…
Arrivato in Ligue 1 nell’ultima sessione di calciomercato invernale, Biereth ha impiegato soltanto due mesi…
Viktor Gyökeres, attaccante dello Sporting, ha raggiunto un incredibile traguardo di 42 gol in 42…
Il Milan di Sergio Conceiçao esce sconfitto dal Maradona: la sconfitta per 2-1 maturata in…
Brutte notizie per il Manchester City: Erling Haaland ha subito un infortunio alla caviglia durante…