
Thiago Motta allenatore della Juventus Immagine | Ansa
Juventus, poker servito in casa dall’Atalanta che fa saltare il banco e ribalta Thiago Motta. Il tecnico bianconero, prima della sfida con la Dea sognava di rientrare nella corsa scudetto e dopo si trova nuovamente e pesantemente in discussione.
Thiago Motta, ancora nella storia dalla porta sbagliata
Thiago Motta entra, ancora una volta, nella storia della Juventus dalla porta sbagliata. Lo 0-4 subito dall’Atalanta è uno dei punti più bassi mai toccati: non era mai successo in questo secolo che i bianconeri perdessero in casa con un punteggio così ampio. Per trovare un risultato del genere, ovvero una partita casalinga in serie A persa con 4 gol di scarto, occorre fermare le lancette del tempo al 1967. In quella occasione, lo 0-4 arriva nel derby contro il Torino. Al netto del risultato, è come è maturato a far male: la Juventus è stata ridicolizzata in un confronto diretto e ha confermato tutti i propri limiti quando è stata chiamata ad alzare l’asticella delle ambizioni. Ha perso malissimo contro il PSV, è riuscita a farsi estromettere dalla Coppa Italia dall’Empoli e quando è stata pronunciata la parola scudetto, è andata incontro all’ennesima figuraccia. Tre indizi costituiscono una prova: la Juventus di Thiago Motta non sa vincere quando serve.
Il tempo del perdono e quello del giudizio
I fischi che hanno accompagnato la Juventus negli spogliatoi certificano la scollatura quasi definitiva fra l’ambiente il tecnico e la società. I tifosi, quelli rimasti, visto che buona parte dello Stadium ha lasciato anzitempo l’impianto, hanno sostenuto con pazienza quasi fideistica lo sbocciare del nuovo corso, ma la sensazione è che la pazienza sia finita. E al tempo del perdono succede, inevitabilmente, quello del giudizio. Thiago Motta è chiamato a rispondere delle sue scelte, assai discutibili in generale e in particolare nella gestione del match, una su tutte quella di Vlahovic. Contro la Dea, anche quando la Juventus si è ritrovata sotto di due gol, il serbo è rimasto a guardare la partita sino al 75’ per entrare a situazione ampiamente compromessa.
Prospettive: l’obbligo di chiudere in Champions
Le prospettive, a questo punto della stagione, sono ormai limitate al raggiungimento della Champions. Il plafond della fiducia è esaurito e a Thiago Motta non resta che centrare perlomeno il quarto posto. Posizione già a rischio se la Lazio (non impossibile immaginarlo) dovesse battere l’Udinese. La corsa all’Europa che conta non è semplice. La Juventus è attesa da trasferte a Firenze, Bologna e Roma (sia con la Roma, sia con la Lazio). Per la squadra vista contro l’Atalanta, sono impegni proibitivi. Non devono però diventare tali per Thiago Motta, chiamato a giocarsi la faccia e la conferma in panchina. Ipotesi affatto scontata, anche in caso di raggiungimento del quarto posto.