La Juventus completa il suo personalissimo harakiri in questo inizio 2025: dopo la delusione in Supercoppa Italiana, Thiago Motta è eliminato dalla Champions e dalla Coppa Italia in una settimana, contro avversati largamente alla portata dei bianconeri. Una uscita di scena ingiustificabile, stigmatizzata anche dal tecnico che però non può essere esente da responsabilità.
Thiago Motta è stato sincero in conferenza stampa chiedendo scusa e parlando di partita vergognosa, ma il j’accuse non basta. La Juventus ha perso meritatamente in casa del Psv Eindhoven e ha concesso un non richiesto bis contro l’Empoli non solo perché non ha capito l’importanza della partita. L’ennesimo primo tempo peggiore della stagione è un elemento abbastanza significativo. Non è la prima volta che accade, non può essere esclusivamente una questione di atteggiamento e di calciatori che pretendono troppo in relazione all’impegno. Questa Juventus ha evidentemente un limite: la partita contro i toscani, esattamente come quella contro il PSV, evidenzia le pecche di una squadra che fatica enormemente nell’interpretazione della fase difensiva e delle sfide senza un domani.
Resta da caprie a chi erano destinate le frasi sibilline di Motta in conferenza stampa, ovvero chi ha preteso senza dimostrare e meritare. I principali indiziati sono tre: il primo è Dusan Vlahovic, che appare distaccato anche mentalmente dalla squadra, lontano parente, per intensità e attitudine, del calciatore che seppur impreciso o nervoso, difficilmente poteva essere criticato per presenza a sé stesso. Il secondo è Koopmeiners, che continua a deludere con regolarità fiducia e speranze riposte. Non è esente dalla “ghigliottina” anche Nico Gonzales. Al netto delle scelte e dei risultati ottenuti, nonché delle difficoltà di diversi singoli deprezzati o non valorizzati, non è detto che a essere “tagliato” sia proprio il tecnico.
Con tutto il rispetto dell’Empoli, che centra un risultato storico, non è ammissibile né giustificabile una Juventus estromessa ai quarti di Coppa Italia da una squadra largamente inferiore e che per giunta ha attinto a piene mani dal turnover. Quello toccato nella serata dell’Allianz è il punto più basso della storia bianconera degli ultimi anni. Thiago Motta dovrà assumersi le proprie responsabilità, esattamente come i calciatori e chi li ha scelti. A marzo la Juventus è fuori da tutti gli obiettivi e, ancor più grave, non riesce a valorizzare i milioni di euro investiti sul mercato e la rosa a disposizione. Con queste premesse la posizione del tecnico è quasi indifendibile e non è detto che raggiungere la Champions sia sufficiente a garantirsi un futuro a Vinovo.
Due volte dagli undici metri. Agli ottavi di finale contro la Fiorentina e poi, di…
Dopo il trionfo della nazionale brasiliana nella prima edizione della "Kings World Cup Nations", disputata…
Ogni club che dovrebbe ricevere tra i 18 e i 19 milioni di euro per…
Questo epilogo, che brucia per i tifosi bianconeri, segna un momento di svolta per i…
Il rinnovo di Maignan è in chiusura, ma in estate potrebbe esserci comunque l'addio: la…
Ronaldo ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo al dibattito su chi sia il miglior calciatore di…