Il giocatore cresciuto con il mito di Busquets e De Bruyne non sta attraversando un bel momento in Francia, alla corte di Luis Enrique
C’è un ritorno di fiamma in casa Juventus. È quello per Manuel Ugarte, centrocampista uruguaiano del 2001, che con il Psg ha una clausola rescissoria di 60 milioni di euro. Fino all’anno scorso giocava in Portogallo, nello Sporting Lisbona, e ha già affrontato la Juventus nei quarti di finale di Europa League, venendo eliminato. E già l’anno scorso era un obiettivo dei bianconeri, ma alla fine Ugarte scelse di andare al Psg per inseguire il sogno Champions. Però, per il giocatore cresciuto con il mito di Busquets e De Bruyne non sta attraversando un bel momento in Francia, alla corte di Luis Enrique.
Ed è questo il motivo per il quale la Juventus ha deciso di fare un nuovo sondaggio per lui. Stando ai fatti, e per come è di solito il mercato, Ugarte potrebbe diventare una grande occasione da non perdere per la squadra di Massimiliano Allegri o di Thiago Motta, se davvero ci sarà un cambio allenatore come sembra. Da non dimenticare che la prossima stagione a centrocampo ci sarà un uomo in più, Nicolò Fagioli, che potrà tornare in campo all’ultima giornata dopo aver scontato la lunga squalifica per le scommesse. E ci sono anche i casi in bilico come quelli di Rabiot e McKennie.
La Juventus ha, quindi, bisogno di rinforzi in mezzo al campo. Non può vivere un’altra stagione senza lottare per lo scudetto fino alla fine. Così punta su Koopmeiners, che è il grande sogno della Vecchia Signora (e non solo), Zubimendi, Merino e Samardzic. Accanto a tutti questi profili, Ugarte è sicuramente l’uomo giusto. È abile nei dribbling e nei passaggi, amante dell’uno contro uno, forte fisicamente (182 centimetri), ma bravo anche nel leggere le situazioni di gioco. La sua specialità è recuperare palloni, cosa che è mancata parecchio alla Juventus attuale. Il suo modo di giocare ha stregato inizialmente Luis Enrique, rimasto affascinato da questo mastino in mezzo al campo. Ma l’esplosione del giovane Zaire-Emery ha spinto in panchina il giocatore di Montevideo. Che fino a questo momento ha collezionato 19 presenze (13 in campionato), senza segnare un gol. Troppo poco per un giocatore che ha detto addio allo Sporting Lisbona, dopo due anni di militanza, per cercare gloria in Francia all’ombra della Torre Eiffel, snobbando un po’ l’Italia e la Juventus, che nel frattempo era stata esclusa dalle competizioni europee.
Così ora il Psg sta monitorando la situazione per capire se poterlo cedere o comunque sistemarlo altrove. Se così fosse, i bianconeri sarebbero in vantaggio. Potrebbe farsi strada l’ipotesi del prestito per dare la possibilità a Ugarte di giocare e mettersi in vetrina. Il club parigino ha già preso contatti con diverse società anche in Italia, tra cui la Juventus. I rapporti tra Cristiano Giuntoli e Luis Campos, direttore sportivo dei francesi, sono ottimi e potrebbero favorire l’operazione, a patto che il giocatore si accontenti di uno stipendio alla portata dei bianconeri, che hanno necessità di contenere il monte ingaggi.
Nelle prossime settimane, una volta terminata la Champions (il Psg, seppur sconfitto nella semifinale di andata in casa del Borussia Dortmund, è ancora in corsa), le due società potrebbero incontrarsi per cercare di capire come portare avanti la trattativa. Ugarte è giovane, ma ha già maturato una certa esperienza in campo internazionale e per caratteristiche può essere utile ai bianconeri. Intanto la Vecchia Signora, come già ricordato, segue anche altre piste. Koopmeiners, nel frattempo atteso nel doppio impegno contro il Marsiglia nella semifinale di Europa League, è il preferito di Giuntoli, da sempre. Però, la Dea vuole 60 milioni di euro ed è molto forte la concorrenza dei club inglesi. Questa è una situazione da monitorare. Anche perché sullo sfondo c’è un’altra spesa da fare, quella per Zirkzee. Altro gioiello del nostro campionato, che sta facendo sfracelli con il Bologna, che costa almeno 50 milioni di euro.
Ugarte è passato da titolare esemplare a panchinaro di lusso. Tutto questo nonostante sia uno dei punti fissi della sua Nazionale, l’Uruguay. Con la Celeste si è fatto spazio già nel settembre del 2021, una ventina di minuti contro la Bolivia, per le qualificazioni mondiali. E da lì non si è più mosso, conquistando tutti: tifosi, compagni di squadra, ct. Ed è sempre stato così, fin da quando da ragazzino ha mosso i primi passi, decidendo con coraggio di restare con i suoi amici, firmando per il Centro Atletico Fenix. Una scelta di cuore. Ed è stato il primo a essere convocato in prima squadra e a esordire nel 2016, a 15 anni, da più giovane tra i nati nel nuovo secolo in Uruguay. Insomma, un predestinato. Niente accade all’improvviso e Ugarte lo ha dimostrato in mezzo al campo. Tanto da approdare a fine 2020, a soli 19 anni, in Europa. Si è trasferito in Portogallo. Prima al Famalicao e poi allo Sporting Lisbona per 12,5 milioni di euro.
Due anni nei quali ha vinto una Coppa di Lega portoghese e ha attirato l’attenzione dei top club europei. Come abbiamo già visto, si era fatta sotto la Juventus, ma l’inserimento di società molto più ricche come Psg e Chelsea, avevano costretto i bianconeri alla ritirata. Tra francesi e Blues, alla fine l’avevano spuntata i transalpini. E Ugarte si è trasferito in Francia per 60 milioni di euro (stessa cifra della clausola rescissoria). Un’avventura iniziata bene, ma poi Luis Enrique ha rivoluzionato il centrocampo, trovando un miglior equilibrio con Vitinha in regia, il 18enne Zaire-Emery e Fabian Ruiz da mezzale. L’uruguaiano è finito, quindi, nel meccanismo del turnover che Lucho considera indispensabile per tenere alto il livello di concorrenza e di prestazione. Ugarte, a malincuore, ha accettato il suo nuovo ruolo all’interno della squadra e si è fatto trovare pronto ogni volta che il Psg ha avuto bisogno di lui. Adesso potrebbe vivere una nuova avventura, magari in prestito. Per tornare quel mastino che in mezzo al campo ha fatto innamorare mezza Europa. E la Juventus non si vuole far sfuggire la grande occasione.
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