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Juventus, si valuta l’esonero di Allegri. E per Thiago Motta è pronto un biennale

Il tecnico verrebbe licenziato per giusta causa: è andato contro il codice etico del club. Tutto pronto, invece, per lo sbarco a Torino dell’allenatore del Bologna

L’avventura di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus potrebbe terminare prima della fine della stagione. A due giornate dal gong, con qualificazione alla Champions conquistata aritmeticamente e vittoria della Coppa Italia nella finale con l’Atalanta. In sostanza, i bianconeri hanno preso malissimo lo show di Allegri e nelle prossime ore (o comunque in serata) potrebbe licenziare il suo tecnico per giusta causa e affidare all’allenatore della Primavera, Paolo Montero, la guida della squadra. Per poi fiondarsi su Thiago Motta.

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri | ansa @Angelo Carconi

Quindi, decisivi sono stati gli episodi che hanno coinvolto Allegri nel post partita. Più che il faccia a faccia contro il quarto uomo, la Juventus non ha apprezzato il fatto che l’allenatore (nonostante le smentite) abbia vistosamente voluto il ds Cristiano Giuntoli lontano dai giocatori nel momento della festa. Oltre all’aggressione verbale al direttore di Tuttosport, Guido Vaciago, prima della conferenza post partita. Infine, racconta l’agenzia LaPresse, anche la distruzione di un set di luci montato per le riprese. Insomma, di tutto e di più.

Cosa è successo?

Al termine della finale di Coppa Italia, Allegri è esploso in tutta la sua rabbia. Ne ha avute per tutti: per il mondo arbitrale (con il designatore Gianluca Rocchi, ma si è chiarito dopo lo sfogo con spogliarello negli ultimi istanti del match), per quella parte della società che lo ha fatto fuori da mesi, ma anche con i giornalisti che, secondo lui, lo hanno massacrato in questi mesi. Da qui, appunto, lo scontro furibondo con il direttore di Tuttosport, Guido Vaciago. Che ha così raccontato quanto accaduto: “Nel corridoio che corre lungo l’enorme sala stampa ho, diciamo, incrociato Allegri. Evidentemente stanco, si stava sottoponendo all’ultima incombenza mediatica della sua serata trionfale (ma evidentemente non troppo serena), la conferenza stampa, ma ha trovato qualche minuto per me. ‘Direttore di m…! Sì, tu direttore di m….! Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società’”.

E ancora: “A un primo invito a stare calmo e spiegarmi quale fosse la verità che stavo occultando di concerto con i suoi datori di lavoro, Allegri ha risposto strattonandomi, spintonandomi e con il dito sotto il mio naso ha gridato ‘Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso. Scrivi la verità sul giornale’. Intanto Gabriella Ravizzotti dell’ufficio stampa della Juventus e un addetto della Lega serie A lo trattenevano, riuscendo poi a trascinarlo in sala stampa”.

La versione di Allegri

Una ricostruzione che Allegri ha negato “integralmente”, affidando all’Ansa la sua versione dei fatti. Attraverso il suo legale, Paolo Rodella, ha precisato che si è trattato semplicemente “di un acceso alterco verbale col direttore, dovuto alla concitazione del momento, nel corso del quale entrambi loro si sono vicendevolmente insultati ad alta voce”. Allegri ci teneva molto a vincere la Coppa Italia, la 15° della Juventus, dopo aver riportato in Champions la squadra, nonostante gli attacchi degli ultimi mesi, ritenuti pesanti ed eccessivi. Inoltre, all’indomani di quanto accaduto all’Olimpico, è arrivato il comunicato del giudice sportivo che ha dato due giornate di squalifica più un’ammenda di cinquemila euro a Max.

Il tecnico bianconero paga “perché, al 50° del secondo tempo, si avvicinava al quarto ufficiale con atteggiamento aggressivo e di plateale e polemico dissenso per contestare una decisione arbitrale; alla notifica del provvedimento di espulsione reiterava tale atteggiamento rivolgendo anche espressioni irriguardose sull’operato degli ufficiali di gara; infrazione rilevata dal quarto ufficiale; dopo la notifica del provvedimento di espulsione e prima di abbandonare il recinto di gioco, rivolgeva inoltre gesti irridenti nei confronti del Direttore di gara”.

Cosa può accadere

Adesso la Juventus vuole licenziare Allegri per giusta causa. Infatti, ritiene che abbia violato il codice etico del club e alcune disposizioni contenute nel contratto, che disciplinano anche i comportamenti da tenere fuori dal campo, compresi i rapporti con i media. Una questione giudiziaria, ma non meno strategica. Da parte sua, la Juventus punta a risparmiare (rispetto a un classico licenziamento), i sette milioni di euro dell’ultima annualità. Solo per un attimo, il nervosismo s’era trasformato in ironia, una volta arrivato in conferenza stampa, davanti alla domanda di un cronista, su che cosa lui lasciasse in eredità alla Juve: “Mi avete già esonerato?”, aveva ribattuto Allegri, ridendo. Adesso rischiano di scorrere i titoli di coda.

Thiago Motta in arrivo

Sarà Thiago Motta, salvo i classici ribaltamenti del mercato, a sostituire Allegri dalla prossima stagione. Cristiano Giuntoli vuole costruire il nuovo ciclo bianconero attorno all’attuale tecnico del Bologna, che ha centrato una storica qualificazione in Champions con una rosa molto giovane. Per quanto i dirigenti emiliani abbiano palesato più volte la forte volontà di trattenere Thiago Motta, l’allenatore non ha firmato ancora alcun rinnovo, dando priorità ai bianconeri già a inizio 2024 rispetto al Milan. La Vecchia Signora farà firmare all’ex centrocampista dell’Inter un contratto biennale (più l’opzione per il terzo anno) e cercherà di metterlo nelle migliori condizioni per sviluppare la squadra secondo le sue idee: valorizzando i giovani attraverso una proposta di gioco diversa da quella che la formazione bianconera offre al momento, sotto la guida di Allegri.

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri | ansa @Angelo Carconi

Ci vorrà grande sinergia tra il club e Thiago Motta, soprattutto in sede di mercato. La Juventus è disposta ad accontentarlo senza spese folli, ma con operazioni mirate per per inserire in rosa delle caratteristiche funzionali a un sistema di gioco differente dall’attuale 3-5-2. L’idea della nuova Juventus, grazie appunto all’arrivo dell’italo-brasiliano, si sviluppa attorno al 4-2-3-1 o al 4-3-3. La dirigenza bianconera vorrebbe un gioco più europeo, che possa esaltare il valore dei singoli in una struttura di squadra ben organizzata e fortemente solida. Ovviamente, puntando sempre alla competitività. Per questo, oltre a Calafiori, si cercherà – ma senza partecipare ad alcuna asta – di arrivare a Zirkzee per affiancarlo a Vlahovic, l’eroe della finale di Coppa Italia. Poi si punterà ad allungare di un anno i contratti sia di Rabiot (piace all’Inter per l’ennesimo colpo a parametro zero) sia di Chiesa.

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