La Juventus è sicuramente una delle squadre più popolari fra i social. Sicuramente potrebbe identificarsi nella piattaforma “X” anche perché è il segno che ricorre con una continuità impressionante. Thiago Motta porta a casa l’ennesimo 0-0 di questa stagione ma il risultato maturato al Villa Park è tutt’altro che da buttare. Anzi.
Un tecnico in perenne emergenza
Affrontare l’Aston Villa non è mai facile. Andare a giocarsi una sfida di Champions con poco più di una dozzina di elementi richiede una buona dose di sacrificio e incoscienza. Non tanta da pensare di andarsela a giocare a viso aperto, La Juventus va al Villa Park per tornare almeno con un punto e la missione è tutto sommato compiuta: fra l’altro il risultato maturato in casa dei Villans permette ai bianconeri di scrivere una piccola pagina nella storia dei record di questa stagione. Ancora un clean sheet per Di Gregorio. La Juventus è così l’unica squadra dei cinque maggiori campionati europei ad aver mantenuto più volte la porta inviolata in tutte le competizioni. Non senza qualche brivido che si lega anche al futuro della squadra nella competizione. La Juventus è diciannovesima in classifica ma nelle prossime tre partite ha due avversari assai scomodi. La sfida con il Brugge è intervallata dagli impegni con Manchester City e Benfica. Non una passeggiata.
Thiago Motta, un credito che si va esaurendo
Thiago Motta ha tutti gli alibi possibili ma non basta il numero ormai imprecisato di infortuni più o meno gravi a giustificare un rendimento che inizia a preoccupare. E il credito a disposizione dell’ex allenatore del Bologna inizia a scemare. Complici i risultati ottenuti nelle ultime settimane, in netto calo rispetto ad inizio campionato. La Juventus non perde, ma vince altrettanto raramente e questo trend la allontana dalle alte sfere della classifica. Resta da capire quanto tempo possa concedere una società che non ha mai brillato quando si è confrontata con le lancette. Prima di presentarsi davanti alla dirigenza, però, Thiago Motta deve interrogarsi e chiarire alla corte alcuni dubbi che, visti da certe prospettive, sono giustificati. Di certo non era questo il percorso sognato dai tifosi, specialmente dopo aver rifondato la squadra. Ed è altrettanto innegabile che cambiare continuamente spartito ed interpreti rischia, seppure siano scelte effettuate per necessità virtù, di creare disordine. E resta anche da chiarire l’incognita legata al mercato: non è ancora certo che la dirigenza decida di intervenire a meno che non si presenti la classica grande occasione. La sensazione è che questa squadra, al netto dei risultati, abbia bisogno di aiutarsi, prima di essere aiutata.