La Juventus fa sua l’andata dei play off contro il PSV. 2-1 abbastanza sofferto contro gli olandesi, al termine di un match che al netto del gol di Mbangula, entrato nella storia europea del club, lascia in eredità più di qualche perplessità.
Mbangula, che con la rete realizzata al PSV diventa il calciatore della Juventus più giovane a trovare la via della rete in Champions League, batte il colpo, ma la sensazione è di una Juventus ancora lontana dal pieno regime. Forse il PSV è stato sottovalutato, ma di certo il 2-1 non chiude il discorso qualificazione né risolve i problemi strutturali di una squadra che continua a vivere sugli spunti dei singoli e non su un impianto di gioco efficace. Lecito, a febbraio inoltrato, attendersi una squadra più strutturata e consapevole dei propri mezzi. La Juventus aveva i mezzi e gli uomini per chiudere anzitempo la pratica, ma non ha dominato l’avversario e continua a evidenziare i soliti problemi. Il primo sta diventando atavico e riguarda Koopmeiners, ancora una volta assente ingiustificato in campo. L’altro invece si lega alla prestazione di Kelly. Il neo acquisto bianconero appare più una toppa che una soluzione all’assenza di Cambiaso sulla fascia, divenuta ormai terreno fertile per gli attacchi avversari.
La vittoria permette comunque alla Juventus di guardare con legittimo ottimismo alla sfida di ritorno. Passare il turno è fondamentale anche in ottica mercato: gli ottavi di finale garantiscono un premio di 11 milioni di euro, quasi un quinto della somma necessaria per chiudere l’operazione Kolo Muani. L’idea del club, confermata anche da Giuntoli, è chiara: si lavora per arrivare alla conferma dell’attaccante francese, ancora di proprietà del PSG. Con ogni probabilità, complice anche la Juventus che per ora sta valorizzando un calciatore non suo, il prezzo è destinato a lievitare almeno sino ai 50 – 60 milioni di euro. La Juventus ha già individuato in rosa gli elementi “sacrificabili” per trovare la liquidità necessaria alla chiusura dell’operazione. Il primo nome, ovviamente è quello di Vlahovic, ormai deprezzato e lontano dagli 80 milioni richiesti al PSG. Il trasferimento potrebbe comunque concretizzarsi con una contropartita tecnica che abbia il place di Conte ma anche il benestare del PSG. Non è detto che dalla Francia arrivi anche una richiesta esclusiva di cash, richiesta che andrebbe a rimescolare nuovamente le carte in tavola.
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