Juventus – Lazio o Vlahovic contro la cooperativa del gol biancoceleste. Il big match del sabato sera si caratterizza da due filosofie profondamente differenti ma ugualmente incidenti sul campionato disputato sinora dalle due squadre. La Juventus di Thiago Motta trova il gol se segna il serbo. La Lazio di Baroni ha una varietà di gioco e soluzioni come quasi nessuno in serie A.
Juventus o Vlahovic o il quasi nulla
La Juventus sinora si è aggrappata mani e soprattutto piedi a Vlahovic. La squadra di Thiago Motta ha una produzione offensiva sinora limitata alle lune del centravanti. I numeri parlano chiaro: la Juventus ha subito solo 1 gol e ne ha messi a segno 10, ma senza trovare la via della rete in tre partite. E le conclusioni di Vlahovic verso la porta avversaria raggiunge quota 26. Cinque tentativi in più rispetto a quelli di Conceicao, Mbangula, Nico Gonzalez, Yildiz e Weah che ne mettono insieme 21. Dati che si prestano a diverse analisi: la prolificità è evidentemente figlia sia delle qualità dei singoli sia della costruzione in fase offensiva, dove la Juve eccelle per precisione di passaggi, ma è altrettanto innegabile che senza Vlahovic questa squadra che fatica in generale a trovare la via del gol, azzera di fatto la sua efficacia. Dunque servono soluzioni alternative all’attaccante serbo.
Lazio, la cooperativa del gol
A proposito di soluzioni alternative, è la qualità che rende la Lazio una delle squadre più performanti del campionato. Per molti anni le esultanze biancocelesti erano legate ai gol di Ciro Immobile, centravanti da 20 gol a stagione per un quinquennio abbondante. Orfano dell’attaccante da doppia cifra a stagione, Baroni ha costruito una squadra che riesce a trovare la via del gol con uomini e soluzioni sempre diverse. Ben nove, i marcatori stagionali della Lazio, fra campionato ed Europa League. A quota cinque gol a testa, Dia e Castellanos. Tre, le reti messe da Zaccagni, 2 quelle di Pedro e una a testa per Isaksen e Noslin. Spostandosi in mezzo al campo, la lista dei marcatori comprende anche Guendouzi e Dele-Bashiru (a segno in Europa League). E anche i difensori, sinora, hanno contribuito alla causa: Gila ha segnato con la Fiorentina. Un capitolo a parte merita Nuno Tavares, uomo assist per eccellenza. Una vera e propria cooperativa capace di mantenere, senza un bomber, la media di due gol di media a partita. Cifre che pongono la Lazio di fatto sul podio della Serie A per prolificità, dietro solo a Inter, Milan e Atalanta che hanno segnato rispettivamente 16 e 15 gol. In Europa League invece, il dominio è assoluto: 7 reti in due partite, miglior attacco e difesa del torneo.