La sua ascesa sembrava non avere grandi ostacoli con l’esordio in Champions contro la Juventus fino a sprazzi in Eredivisie ad appena 19 anni compiuti: Ekkelenkamp è uno dei talenti più cristallini del vivaio dell’Ajax, ma sta faticando a trovare un posto da titolare in prima squadra. A centellinarlo è il tecnico Ten Hag che ha rivoluzionato il modus operandi del club di Amsterdam, votato a dare precedenza ai talenti nati in casa.
L’Ajax è la società riconosciuta tra le migliori in Europa per settore giovanile: tantissimi talenti olandesi sono passati per la scuola calcio di Amsterdam che non ha mai deluso le aspettative. Con l’arrivo di Ten Hag, il tecnico che ha riportato gli ajacidi a grandi livelli in Champions, c’è stata una piccola rivoluzione appoggiata da Overmars, direttore degli affari sportivi del club: l’allenatore non vuole lanciare talenti che non siano pronti ad imporsi anche su campo europeo, dando preferenza a giocatori più “anziani” e rodati rispetto ai giovani pupilli da proteggere e far crescere di gara in gara.
Questo cambiamento ha colpito anche Ekkelenkamp, uno dei talenti più cristallini nella faretra di Ten Hag: il classe 2000 ha esordito lo scorso anno in Champions contro la Juventus, disputando l’ultimo quarto d’ora di gara con personalità e grinta. Da quel momento in poi, l’allenatore, lo ha centellinato in Eredivisie per fargli prendere confidenza con la massima divisione olandese: anche in campionato le risposte sono state sempre ottime con una crescita costante sotto l’aspetto dell’esperienza e della tattica. Dopo una 5 anni nelle giovanili dell’Almere, l’Ajax decise di portarlo ad Amsterdam per farlo crescere nella propria scuola calcio nel 2013. L’esordio in prima squadra è merito proprio di Ten Hag che lo buttò nella mischia nelle ultime partite della stagione 2017-2018: stessa sorte l’anno successivo con un coinvolgemento sempre maggiore in KNVB Beker e Champions League.
La crescita è sotto gli occhi di tutti, ma l’allenatore continua a convocarlo senza schierarlo con la giusta frequenza che garantirebbe una maturazione ancora più veloce. A tutti gli effetti Ekkelenkamp è in forza alla squadra Jong con 17 presenze e ben 11 realizzazioni, nonostante non sia un vero e proprio attaccante. In Eredivisie è stato impiegato solamente una volta nella quale è riuscito a timbrare il cartellino nei marcatori contro l’Ado den Haag. Il suo utilizzo è stato dettato anche dall’assenza di Blind e da un centrocampo privo di Labyad.
Ekkelenkamp è così passato dalla Champions League all’Eerste Divisie in una sola stagione, facendosi trovare pronto ad ogni chiamata del suo allenatore. Ten Hag ha la possibilità di avere tra le mani uno dei talenti più importanti d’Olanda e relegarlo in panchina sembra uno spreco: è giusta l’idea di affidarsi a giocatori già pronti stravolgendo la filosofia di un club che, grazie al suo vivaio, è riuscito a raggiungere la semifinale di Champions lo scorso anno?
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