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Juventus da record: in Champions con la formazione più giovane di sempre

Juventus stabilisce un record in Champions League con la formazione più giovane di sempre tra le italiane che guida il rinnovamento

La squadra che una volta era soprannominata la “Vecchia Signora” ha scritto una nuova pagina di storia presentandosi a Birmingham con l’età media più bassa mai registrata da una squadra italiana in una partita di Champions League. Il dato, riportato da Opta, stabilisce un nuovo primato, superando quello precedente detenuto dal Milan. Il 28 settembre 2021, infatti, i rossoneri avevano schierato una formazione con un’età media di 24 anni e 161 giorni nella sfida contro l’Atletico Madrid.

Tuttavia, il nuovo record è stato fissato dall’undici iniziale di Thiago Motta contro l’Aston Villa, che ha toccato la media di 24 anni e 142 giorni. Questo traguardo diventa ancora più significativo considerando che molti dei giocatori in campo sono considerati titolari effettivi, mentre le difficoltà della Juventus riguardano principalmente la mancanza di profondità in panchina.

La Juventus si presenta con l’età media più bassa mai registrata in Italia

La Juventus ha conquistato il secondo pareggio consecutivo dopo la sosta per le nazionali di novembre, un altro 0-0 che evidenzia la solidità difensiva della squadra. Con questo risultato, la squadra ha raggiunto l’undicesimo clean sheet stagionale. In questa occasione, al Villa Park, è stato Di Gregorio a brillare con interventi decisivi che hanno contribuito a mantenere inviolata la porta bianconera. Rispetto alla prestazione contro il Milan a San Siro, la Juve ha però mostrato un atteggiamento più propositivo, evidenziando progressi nello sviluppo della manovra.

La Juventus non è mai stata così giovane. Superato il precedente record del Milan
La Juventus non è mai stata così giovane. Superato il precedente record del Milan | ansa @Luca Zennaro

 

Il dato relativo alla giovane età media della squadra diventa ancora più rilevante considerando che la maggior parte dei giocatori scesi in campo a Birmingham è alla prima esperienza in Champions League. Questo suggerisce ampi margini di miglioramento, sia dal punto di vista tecnico che da quello tattico. La Juventus, infatti, ha scelto di rinnovarsi durante la scorsa estate, guardando al futuro con ambizione e attenzione alla sostenibilità economica. Questo processo di ringiovanimento ha puntato molto sui talenti cresciuti internamente grazie al progetto Next Gen, un’iniziativa che negli ultimi anni ha permesso al club di formare giovani calciatori promettenti.

Alcuni di questi giovani hanno generato risorse economiche attraverso il mercato, mentre altri sono riusciti a ritagliarsi un ruolo importante in prima squadra. Questo non solo ha aumentato la competitività del gruppo, ma ha anche rafforzato il senso di appartenenza dei giocatori verso la maglia bianconera, che indossano fin dai loro primi passi nel mondo del calcio professionistico. Il progetto della Juventus sembra quindi orientato a costruire un futuro solido e competitivo, puntando su un mix di talento, freschezza e identità.

L’aver stabilito un record come quello della più bassa età media in una partita di Champions League non è solo una curiosità statistica, ma rappresenta un chiaro segnale della direzione intrapresa dalla società. La scelta di puntare su giovani di qualità, molti dei quali cresciuti nel vivaio, testimonia una strategia ben definita che guarda al lungo termine. Nonostante qualche difficoltà legata alla mancanza di alternative esperte in panchina, la Juventus ha mostrato di saper affrontare con determinazione anche situazioni complesse.

Il pareggio contro l’Aston Villa è stato un passo importante in questa direzione, non tanto per il risultato in sé quanto per l’esperienza accumulata dai giovani in un contesto competitivo come la Champions League. Questi giocatori hanno dimostrato di poter reggere la pressione di partite di alto livello, e questo non può che essere un buon segnale per il futuro. Con il passare del tempo e l’acquisizione di maggiore esperienza, le prestazioni della squadra sono destinate a crescere, rendendo ancora più competitivo un progetto che ha tutte le carte in regola per dare frutti a lungo termine.

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