Il centrocampista olandese è un obiettivo da sempre. L’attaccante del Bologna piace a mezza Europa. I bianconeri con loro vogliono tornare in alto
Nonostante la qualificazione aritmetica in Champions, per la Juventus il momento è delicato. Il pareggio con la Salernitana, ultima e già retrocessa in B da tempo, ha aperto scenari impensabili. Tutto a poche ore ormai dalla finale di Coppa Italia contro l’Atalanta all’Olimpico, in programma domani 15 maggio. Ma la Vecchia Signora deve tornare a essere la Vecchia Signora, al di là del possibile sbarco di Thiago Motta sulla panchina per sostituire Massimiliano Allegri. Adesso ci sono 50-60 milioni di euro certi per la Champions e bisogna pensare al mercato. Sono almeno cinque i colpi che la Juventus deve fare: da Koopmeiners e Zirkzee in giù. Rinforzi in parte finanziati dagli addii dei migliori giovani in prestito. Ma chi resterà? Szczesny è orientato a restare a scadenza (fino al 2025), mentre Perin valuterà se cambiare aria per giocare di più. I bianconeri si sono già mossi per Di Gregorio del Monza.
Invece, in difesa tutto ruota attorno a Bremer, pressato dai club di Premier (Manchester United in testa). La Juventus, in entrata, si è già garantita Calafiori, che può arrivare a prescindere da Bremer grazie al sacrificio di Huijsen, ora in prestito alla Roma e in cima ai desideri di Borussia Dortmund e Newcastle. Il raddoppio, invece, dipende dall’eventuale uscita dell’ex granata, valutato 60 milioni. Diversi i centrali sotto osservazione, ovviamente alternativi tra loro: O’Brien (Lione), Lacroix (Wolfsburg), Pavlovic (Salisburgo).
Però, è in mediana che la Juventus deve colpire per rinforzare la rosa e dare assalto a uno scudetto che ormai manca dal 2020. Da mesi il nome in cima alla lista dei desideri è Koopmeiners, sondato già a dicembre e valutato 60 milioni dall’Atalanta. I bianconeri un tentativo lo effettueranno a costo di sacrificare il gioiellino Soulé (in prestito al Frosinone), che piace a diversi club inglesi: valutazione sui 30 milioni più bonus. Ma la concorrenza del Liverpool sull’olandese e il futuro in bilico di Rabiot (scadenza a giugno) e McKennie (2025) obbliga Cristiano Giuntoli a prendere in considerazione altre opzioni. Anche se, come detto, l’olandese della Dea è il più grande sogno della Vecchia Signora. I bianconeri sono innamorati di Koopmeiners. Anche se seguono Samardzic, Zubimendi e Merino. Oltre a Ugarte, ora seguito anche dal Milan.
Infine, l’attacco. La nuova Juventus, almeno nei progetti attuali, dovrebbe cambiare vestito: basta 3-5-2, si vira su 4-2-3-1 e 4-3-3. Un cambio di sistema rafforzato dagli indizi di mercato. I bianconeri ripartiranno da Vlahovic e, infatti, si sta portando avanti il discorso rinnovo. Ottimismo in crescita pure per Chiesa (scadenza 2025) e per un prolungamento “ponte” di una stagione, fino al 2026. Se Yildiz è considerato intoccabile (presto ufficiale il rinnovo fino al 2028), Kean e Milik, invece, diranno addio. Ed è per questo che servono due innesti: un esterno offensivo e un attaccante che sappia giocare in tutti i ruoli in avanti.
Uno è Greenwood, talento inglese del Manchester United rinato nel prestito al Getafe, seguito a ruota da Savio (Girona, proprietà Troyes). Ma per l’attacco la Juventus ha un altro grande sogno: Zirkzee del Bologna. Piace al Milan, lo monitora l’Inter, ma sembra destinato alla Premier. Il Bologna parte da 50 milioni di euro ed è pronto a iniziare l’asta.
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