La Dea per l’olandese vuole 60 milioni di euro, ma Gian Piero Gasperini ha chiesto alla famiglia Percassi di non cederlo
La Juventus non molla la presa su Koopmeiners, uno dei centrocampisti più forti d’Europa, grande protagonista nel trionfo dell’Atalanta in Europa League, quando a Dublino ha schiantato nientepopodimeno che il Bayer Leverkusen, imbattuto fino a quel momento. L’olandese ha una visione di gioco stratosferica, il gol nei piedi, bravissimo nell’impostazione e ottime capacità di inserimento in zona offensiva, tanto da causare scompiglio nelle difese avversarie. Oltre che essere un giocatore efficace nel pressing e abile nell’arretrare in mediana per dare equilibrio alla propria squadra.
Tutte caratteristiche che spiegano benissimo i motivi per i quali Gian Piero Gasperini ha chiesto di non cederlo, insieme a un altro grande protagonista della Dea, Ederson. Il tecnico dell’Atalanta resterà a Bergamo (il suo contratto scade nel 2025), ma alla famiglia Percassi ha dettato le regole per restare un’altra stagione, rifiutando il corteggiamento del Napoli, con Aurelio De Laurentiis che ha virato su Antonio Conte. Detto questo, la priorità della Juventus sul mercato risponde all’identikit dell’olandese, con un nome e cognome fissati da tempo nell’agenda di Cristiano Giuntoli: Teun Koopmeiners, appunto.
Stagione fantastica
L’olandese in questi anni a Bergamo ha dimostrato di saper giocare in diversi ruoli e ricoprire molto bene ogni zona del campo. Tanto da segnare quest’anno addirittura 15 gol (ed è la seconda stagione di fila in doppia cifra), giocando perlopiù nei due a ridosso della punta, ma anche straordinario mediano a due come nella recente finale contro il Bayer Leverkusen. Un giocatore che ai tempi dell’Az Alkmaar, club dal quale la Dea lo ha comprato nell’agosto 2021 per 14 milioni di euro, si era adattato addirittura a giocare in difesa.
In sostanza, dove lo metti, Koopmeiners sa rendersi molto utile. Per tutti questi motivi, il Football Director della Juventus, Cristiano Giuntoli, lo vorrebbe nello spogliatoio della Continassa. Sarebbe un regalo straordinario per Thiago Motta: il nuovo tecnico bianconero potrebbe utilizzarlo accanto al centravanti, esattamente come ha fatto con Ferguson al Bologna.
La valutazione
Ma non avrebbe problemi ad affiancarlo sia a un centrocampista tecnico (Fagioli) sia a un ibrido (Locatelli o Rabiot, ovviamente se il francese decidesse di rinnovare il contratto). Ma al di là di come potrebbe giocare, prima la dirigenza bianconera dovrà essere molto, ma molto, convincente con l’Atalanta. La valutazione è di 60 milioni di euro: una cifra che un club di Premier non avrebbe problemi da raggiungere. Ad esempio, il Liverpool.
La Juventus non può sborsare quella cifra per intero, anche perché il tesoretto di inizio mercato è di circa 40 milioni, da rimpinguare poi con le cessioni. Così, l’idea è di ragionare di pedine di scambio con la Dea. Ed ecco l’idea Huijsen. Olandese di nascita proprio come Koopmeiners, sebbene abbia scelto ora la Spagna (paese nel quale si è trasferito con la famiglia a cinque anni) come nazionale calcistica, debuttando a marzo con l’Under 21. Huijsen, più di Soulé o Iling Junior, stuzzica la Dea. Che potrebbe valutare di aprire una trattativa.
La strategia
La Juventus valuta Huijsen, che il primo luglio rientrerà dal prestito semestrale alla Roma, circa 30 milioni (se andasse via, la Vecchia Signora scriverebbe a bilancio una corposa plusvalenza). Troppi per l’Atalanta? Dipende dalla quotazione di Koopmeiners, ovviamente, se l’affare sarà legato a doppio filo. Huijsen piace all’estero: Borussia Dortmund e Newcastle sarebbero pronte a sborsare quella cifra pur di acquistarlo. Tra le due in vantaggio sembra essere il club tedesco, che il 1° giugno a Wembley si giocherà la finale di Champions contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti.
Se non dovesse arrivare Koopmeiners, che è da mesi appunto il grande sogno della Juventus, Cristiano Giuntoli virerà su Samardzic dell’Udinese, che nell’estate scorsa sembrava potesse andare all’Inter, mentre a gennaio sembrava destinato al Napoli. Un altro obiettivo bianconero è Di Gregorio, il portiere del Monza, ma si aspetta l’uscita di uno tra Szczesny e Perin). Poi ci sarà da capire quello che vorranno fare Rabiot e Chiesa. Entrambi potrebbero rinnovare un altro anno, ma anche dire addio. E soprattutto l’esterno piace ad Antonio Conte, che lo ha chiesto a De Laurentiis in fase di trattativa.
La questione Di Lorenzo
Infine, va analizzata a parte la questione legata a Di Lorenzo, capitano del Napoli. Il terzino sembra destinato a lasciare il club azzurro. Un capitolo che rischia di chiudersi in maniera (davvero) pessima, con un giocatore che ha smesso di godere della fiducia della società e con un addio che oggi è diventato una priorità per sé e per il suo agente, Mario Giuffredi, nonostante un contratto in scadenza nel 2028, con opzione fino al 2029, da tre milioni di euro netti all’anno): “Non nego quanto dichiarato recentemente, quando dicevo che Di Lorenzo firmava al Napoli per rimanerci a vita e che chi lascia la squadra ora è un vigliacco. Ma allo stesso tempo ho sempre sottolineato che restiamo a Napoli fin quando il club ci vuole, ma se non ci vuole più è un altro paio di maniche. Se ci viene comunicato che di fronte all’offerta giusta il ragazzo è sul mercato, significa che il club non crede più in lui e non è più al centro del progetto”.
La mediazione
Ma Conte sta cercando di mediare, dicendo al club di considerare incedibile Di Lorenzo: “Avrebbero dovuto pensarci prima, le parole si pesano e possono far male, magari avrebbero dovuto prendere prima l’allenatore e poi andare da Di Lorenzo, non si può sempre dire una cosa e poi indietro come se nulla fosse”, ha continuato Giuffredi. Ma dove può andare il terzino del Napoli? C’è l’interesse del Milan, ma anche dell’Inter, che deve prima capire l’evolversi della questione rinnovo di Dumfries. Così come della Roma, con Daniele De Rossi che ha già contattato direttamente il giocatore.
Infine, e non poteva essere altrimenti, la Juventus. Cristiano Giuntoli sta lavorando per portarlo a Torino, ma Aurelio De Laurentiis non cederà a una richiesta qualsiasi: si parte da 25 milioni di euro. L’incognita, come già accennato, resta appunto Conte. Vuole ripartire da alcune certezze: una è Kvaratskhelia, l’altra è Di Lorenzo. Ma ora la situazione è davvero difficile da sanare. Serve utilizzare bene l’arte della diplomazia.