I bianconeri seguivano l’esterno classe 2001 con interesse da tempo, i nerazzurri sembravano avanti nella trattativa
È già derby d’Italia. Si prospetta una stagione lunghissima per Juventus e Inter (e lo sa davvero, visto il nuovo format Champions e il Mondiale per club a 32 squadre a luglio 2025). Così mentre i nerazzurri si godono la doppietta e l’assist di Taremi alla prima uscita stagionale, 3-2 al Lugano, i bianconeri fanno uno sgarro al club di viale della Liberazione e soffiano Cabal del Verona. Il blitz della Vecchia Signora è andato a buon fine: preso il terzino colombiano che è stato seguito, corteggiato e trattato dall’Inter. I gialloblù hanno accettato l’offerta juventina di 10 milioni di euro più due di bonus. I nerazzurri, da parte loro, hanno deciso di non rilanciare e iniziare un’asta.
Ma perché la Juventus ha preso Cabal? Ha deciso di fare questo quarto colpo di mercato? Cristiano Giuntoli vede nell’esterno del Verona un rinforzo per la squadra del prossimo anno. I colloqui sono stati estremamente produttivi sia tra club sia con l’entourage del calciatore: la Juventus seguiva l’esterno classe 2001 con interesse da tempo, i nerazzurri sembravano avanti nella trattativa ma la Vecchia Signora ha fatto un sorpasso importante, infiammando il mercato tra le due rivali scudetto.
L’irruzione della Juventus è stata simile a quella che portò in bianconero Djalò a gennaio scorso. Stavolta invece si tratta di un’operazione da 12 milioni di euro. Resta ancora da definire il possibile inserimento di Marley Aké come contropartita tecnica. Oggi il giocatore farà le visite mediche a Torino. Il club bianconero darebbe al calciatore l’opportunità di poter giocare le proprie carte – da esterno mancino – per una maglia da titolare.
L’esterno difensivo rientrava fra le richieste di Thiago Motta. Anche a se a dire il vero, in casa Juventus, prima si pensava a un profilo più esperto, capace di portare esperienza europea. Ma le qualità del calciatore colombiano convincono, al punto da immaginarlo tra le prossime prime linee: in posizione opposta a quella di Cambiaso, che sembra essere il prescelto per svolgere alcuni compiti di regia (per intenderci, si tratta di quel tipo di lavoro fatto da Calafiori nel Bologna dello stesso Thiago Motta), partendo dalla posizione di terzino destro. Curiosità: Cabal sbarca a Torino anche se il club bianconero ha esaurito gli slot per i giocatori extra comunitari, dopo gli arrivi Douglas Luiz e Adzic, dal momento che il trasferimento avviene da un altro club della serie A e non dall’estero.
Vinto il derby di mercato con l’Inter, adesso però la Juventus deve risolvere la grana Koopmeiners. Senza l’olandese, difficilmente i bianconeri farebbero un salto di qualità. Thiago Motta lo aspetta, mentre Cristiano Giuntoli sta lavorando con grande calma e pazienza, avendo trovato tra l’altro l’accordo con il centrocampista olandese, che ha saltato per infortunio Euro 2024. Però, l’Atalanta non sembra essere d’accordo. “Koopmeiners è un giocatore fondamentale per l’Atalanta. La sua cessione non è mai stata prevista nei nostri programmi”, le parole di Luca Percassi, amministrato delegato della Dea, a margine della presentazione di Ben Godfrey a Zingonia.
Ma cosa sta succedendo in questa delicata trattativa? Partiamo dal principio. Il costo di Koopmeiners è 60 milioni di euro. La Juventus arriverebbe a 40, anche se sta aspettando la cessione di Soulé. Che andrà alla Roma per 25 milioni di euro. Cristiano Giuntoli ha in mano l’accordo con il giocatore, che vorrebbe trasferirsi a Torino. Quindi, ora serve l’accordo tra le società. La mossa di Luca Percassi ha una strategia precisa: il club bergamasco non vuole cedere il suo giocatore, ma vorrebbe sia Koopmeiners stesso a metterci la faccia davanti ai propri tifosi e chieda la cessione. Anche perché la Dea ha altri pensieri, che sono soprattutto di campo.
Tutte le energie del club sono rivolte alla finale di Supercoppa Europea contro il Real Madrid, che si disputerà il 14 agosto a Varsavia. E in quel match ci sarà un rinforzo in più in difesa: Ben Godfrey, che ritroverà Carlo Ancelotti, l’allenatore con il quale ha esordito all’Everton. “Un grande uomo, un allenatore fantastico ed è stato uno dei primi con cui ho parlato di andare all’Atalanta: mi ha detto che avrei dovuto assolutamente andarci, perché è un grande club”, ha ammesso il centrale inglese. “Lo seguivamo da quando abbiamo sfidato il Norwich in amichevole nel 2019”, ha aggiunto Percassi.
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