La procura di Roma ha avanzato una richiesta formale di rinvio a giudizio nei confronti degli ex vertici della Juventus.
Questo caso rappresenta uno dei più significativi episodi legati alla gestione finanziaria nel mondo del calcio italiano degli ultimi anni. Le implicazioni legali e sportive legate all’esito del processo potrebbero avere ripercussione non significative non solo per gli individui coinvolti specificamente ma anche per l’integrità complessiva dello sport nazionale.
Tra gli indagati figurano nomi di spicco come l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vicepresidente Pavel Nedved, oltre a Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene. Le accuse mosse riguardano principalmente aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.
L’inchiesta Prisma: dettagli e sviluppi
L’indagine denominata Prisma ha messo sotto la lente d’ingrandimento diverse operazioni finanziarie della società bianconera, tra cui plusvalenze fittizie e manovre sugli stipendi dei calciatori durante il periodo pandemico. Queste operazioni sono ora al centro delle contestazioni da parte della magistratura che vede in esse potenziali violazioni penali.
Dopo una serie di passaggi procedurali che hanno visto la Cassazione dichiarare l’incompetenza territoriale del tribunale di Torino, il fascicolo è stato trasferito a Roma. Qui i pm Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, sotto la supervisione del procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, hanno preso in carico le indagini concentrando la loro attenzione sui reati economici imputati agli ex dirigenti della Juventus.
Uno degli aspetti più controversi dell’inchiesta riguarda le cosiddette plusvalenze fittizie, ovvero quelle operazioni contabili attraverso le quali si sarebbe gonfiato artificialmente il valore dei giocatori al momento della loro cessione ad altre squadre. A ciò si aggiungono le presunte manipolazioni sugli stipendi dei calciatori durante il Covid-19, pratiche che secondo l’accusa avrebbero alterato in modo illegittimo i bilanci societari.
Sebbene gran parte dell’attenzione sia focalizzata sulle accuse già formulate nei confronti degli ex dirigenti juventini, resta ancora aperto un ulteriore filone investigativo relativo al bilancio della società al 30 giugno 2022. Questa parte dell’indagine potrebbe riservare ulteriori sviluppi nelle prossime settimane o mesi a seconda delle scoperte fatte dai magistrati incaricati.