La Juventus accelera e alza la posta per Koopmeiners. Il calciatore olandese vuole lasciare Zingonia e ha prodotto un certificato medico (stress) per non far parte della rosa dell’Atalanta nei prossimi giorni. Quanto basta per rompere quasi definitivamente i ponti con la sua squadra e con il tecnico Gasperini. Forte della volontà del calciatore, Giuntoli può affondare il colpo. La Juventus ha chiesto e otterrà con ogni probabilità uno “sconticino” sui 60 milioni che ormai si possono considerare come una richiesta sine qua non appartenete al passato: adesso saranno sufficienti 55 milioni di euro per il belga.
Le differenze sono minime, si lavora sui dettagli per chiudere una telenovela che sembra all’epilogo: l’offerta è arrivata ai Percassi e sarà considerata congrua. Koopmeiners, con un atteggiamento al limite del discutibile ma che è diventato ormai una moda diffusa fra i calciatori intenzionati a cambiare squadra, ha agevolato una trattativa che potrebbe partire da 50 milioni di euro fissi più cinque di bonus facilmente raggiungibili. L’offerta è stata presentata e non è stata restituita al mittente: evidentemente a Zingonia stanno facendo i conti, nel senso più pieno del termine, con una situazione non più procrastinabile. Koopmeiners non rientra, anche per sua volontà, nel progetto Atalanta ed è perfettamente aderente a quello di Thiago Motta alla ricerca di un calciatore abile nel ribaltare l’azione e di lavorare anche da regista.
Tutto lascia credere che l’epilogo sia davvero dietro l’angolo anche perché l’olandese ha consumato uno strappo che è comunque insanabile. Non è una novità che i calciatori in odore di offerte forzino la mano, ma nessuno a Bergamo pensava potesse accadere. Koopmeiners è un professionista ed è libero di scegliersi la destinazione che più lo aggrada sia professionalmente sia economicamente, ma è altrettanto innegabile che un contratto rinnovato sino al 2027 non può tramutarsi in carta straccia e produrre una minusvalenza per la Dea, da sempre attenta ai conti.
L’Atalanta sino a che ha potuto ha alzato il muro e cercato di mandare un segnale forte, ma con ogni probabilità dovrà arrendersi all’evidenza di una dimensione che neanche la vittoria in Europa League può cambiare. La Dea è ancora considerata uno straordinario trampolino di lancio e non un punto di arrivo. La dimostrazione è che Koopmeiners rinuncerà alla possibilità di giocarsi la Supercoppa Europea che, con tutto il rispetto per la Juventus attuale, non sembra un traguardo raggiungibile a breve dalla squadra bianconera.
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