Juve, il caso Vlahovic è aperto: due strade percorribili

La Juventus non ingrana, come Vlahovic. L’attaccante serbo è un caso apertosi con la finestra di mercato invernale. E non si esclude anche l’ipotesi di un clamoroso e immediato addio per evitare di deprezzare un investimento molto oneroso.

Vlahovic e Thiago Motta, un rapporto difficile

Quello fra Vlahovic e Thiago Motta è un rapporto difficile e la recentissima storia bianconera insegna che, in caso di incomprensioni fra allenatore e giocatore, paga il calciatore. I numeri dell’attaccante, fra l’altro, non sono entusiasmanti. Sette reti e un assist in sedici presenze. È altrettanto innegabile che senza l’apporto del centravanti serbo in campo la produzione offensiva crolla: la Juventus segna un gol ogni 135’, ovvero uno ogni tre tempi. Tradotto: tre in sei partite. Cifre che si prestano a una doppia interpretazione. Indubbiamente Vlahovic non ha un rendimento all’altezza di uno stipendio da top player ma è altrettanto innegabile che privarsene in generale e in particolare senza una alternativa in grado di sostituirlo rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol.

Cedere o rinnovare: una scelta difficile

La scelta non è facile, sebbene si riduca in due verbi. Cedere o rinnovare. Vlahovic ha lasciato la Fiorentina per 80 milioni e difficilmente il club bianconero otterrà la stessa cifra con una eventuale cessione. Complicato rinnovargli il contratto, ma lo è altrettanto rinnovarlo alla stessa cifra. Impossibile temporeggiare perché a scadenza, fissata nel 2026, il ragazzo avrà 26 anni e non si può correre il rischio di perderlo a zero né che il suo valore di mercato scenda ulteriormente. Molto se non tutto dipenderà dall’esito dell’incontro previsto con il procuratore del calciatore senza perdere di vista i movimenti dell’agente iraniano Kia Joorabchian, che arriverà in queste ore in Italia per valutare le prospettive legate al futuro del suo assistito Joshua Zirkzee, attore, per ora, non protagonista della vicenda ma destinato a recitarne un ruolo fondamentale.

Joshua Zirkzee biglietto di ritorno per l’Italia

Zirkzee è uno dei pallini di Thiago Motta che lo ritiene ideale per il suo gioco fatto di possesso palla e con un attaccante in grado di sdoppiarsi nel ruolo di centravanti di manovra e regista offensivo. L’olandese, ex Bologna valorizzato proprio dall’attuale tecnico bianconero, non si è ambientato in Premier League ed è rimasto incastrato nelle difficoltà della stagione del Manchester United che lo ha pagato 42 milioni di euro e, sebbene abbia intenzione di liberarsene, non vuole concedere un prestito secco, né una operazione con diritto di riscatto. Al di là della Manica si valuta solamente una cessione a titolo definitivo o un prestito con obbligo di riscatto con cifra da fissare. A queste condizioni, però, la Juve neanche si siede a trattare. Dunque il destino di Vlahovic resta tutto da decidere.

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