La prima storica uscita della Juve a Wembley ha le sembianze del fallimento: calcio d’estate ok, ma la trasferta nella temporanea casa del Tottenham ha lasciato segnali tutt’altro che incoraggianti sul piano sia tecnico che di condizione fisica.
Spurs superiori, a tratti dominanti: la squadra di Pochettino poco modificata dal mercato ha già il volto della squadra quadrata in grado di crescere nel corso della stagione sfruttando le certezze di questi anni di crescita continua. E così le stelle Eriksen, Alli e Kane hanno bisogno di confermarsi e non di sorprendere al contrario di alcune spinose situazioni in casa Juve con calciatori sì molto forti ma comunque con diversi riflettori e pressioni addosso .
Ed è proprio sulla quadratura della squadra che il Tottenham fa la differenza: a centrocampo Sissoko regge benissimo gli equilibri, Dier connette centrocampo e difesa e poi i tre assi fanno sempre e costantemente la differenza. Kane la butta dentro di fatto alla prima palla toccata con un colpo di testa su perfetto inserimento, poi c’è spazio per diversi brividi con un palo clamoroso colpito da Sissoko in contropiede.
La Juve appare in affanno, con poca convinzione e concentrazione ed è per questo che diversi svarioni tecnici rischiano di costare caro a Pjanic e Buffon su tutti.
La Juventus crea poco e quello che esce dalle trame offensive è tutt’altro che spettacolare: Dybala non dà segni di grande condizione mentre Douglas Costa, sicuramente più intraprendente, fatica ad accendersi.
La ripresa segue la falsariga del primo tempo con un dominio territoriale degli Spurs ed un atteggiamento sempre superficiale juventino. Prima arriva lo splendido 2-0 sull’asse Alli-Eriksen con il danese che supera Buffon e appoggia a porta vuota. Poi arriva l’ultima sfuriata inglese con un nuovo legno colpito e diverse occasioni importanti prima di tirare il fiato.
Il finale è una passerella per la Juve che tenta invano di raddrizzare la partita: tante conclusioni da lontano, la più pericolosa un palo di Cuadrado ma nel complesso trame di gioco davvero poco interessanti se si considera che tra pochi giorni ci sarà la Supercoppa Italiana contro la Lazio.
Buoni segnali invece per un Tottenham sempre più pronto a dare continuità ad un processo di crescita che può portare finalmente ad un ottimo risultato in stagione.
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