La Roma di Juric non è guarita: prestazione perlomeno non indecorosa come in Svezia, ma al netto del pareggio a Monza e alle polemiche legate al mancato rigore concesso su Baldanzi, non ha ancora convinto i tifosi che continuano a chiedere un ritorno di De Rossi. Uno scenario che non appare totalmente impossibile.
La proposta di gioco di Ivan Juric, alter ego di Gasperini, sinora non è minimamente vicina a quello dell’Atalanta. Il tecnico della Roma sta un po’ faticando a seguire la rotta ammesso che l’abbia mai tracciata. Difficile, del resto, con una squadra che, per stessa ammissione del capitano Lorenzo Pellegrini, non voleva l’addio di Daniele De Rossi. Premessa necessaria e doverosa. Juric ha tutti gli alibi del mondo: ha una rosa costruita per un allenatore diverso e ha firmato un progetto tecnico a scadenza che di fatto lo rende un traghettatore chiamato ad allenare dei giocatori che non hanno la sua idea di calcio nelle corde. In mezzo a così poca programmazione, la sensazione è che, al netto di una scossa immediata, Juric possa dare poco se non prima sarà chiarito un dubbio enorme: ovvero capire se il tecnico abbia in mano una squadra che non ha dato la sensazione di averlo totalmente accettato e assorbito dal punto di vista tattico. Difficile, ma non impossibile, che Monza sia stata la sua ultima spiaggia.
Il pareggio a Monza lascia aperta la questione legata al ritorno di Daniele De Rossi che, di fatto, non ha mai lasciato Trigoria. La sua ombra continua ad aleggiare nell’etere romano e sulla panchina giallorossa. Di certo, con una sconfitta la posizione di Juric sarebbe stata quanto mai in bilico, ma anche il pari non lo mette totalmente al riparo da contestazioni nostalgiche. Resta da capire se davvero Daniele De Rossi possa tornare. Ipotesi in uno scenario iperuranico ma potenzialmente mutabile in idea e poi in possibilità. L’ex allenatore della Roma, che ha firmato un triennale con la società, è ancora sotto contratto. Resta un se, ed è un enorme se, legato alla decisione della proprietà. Nel comunicato i Friedkin si sono assunti la responsabilità dell’esonero. Richiamare De Rossi, significherebbe ammettere di aver commesso un errore enorme, oltre che mancare di rispetto al lavoro di Ivan Juric. Difficile dunque che si possa arrivare, almeno a stretto giro di posta, a una scelta del genere. Decisione con ogni probabilità rimandata dopo la sosta, quando il trittico Inter, Dinamo Kiev e Fiorentina potranno dire molto, se non tutto, sul futuro del tecnico croato.
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