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L’Eintracht scopre Joveljic: l’evoluzione di Jovic

Il modo migliore per sostituire un attaccante che per due anni ha fatto sognare una città intera è prenderne uno sostanzialmente uguale, con lo stesso potenziale e per poco anche lo stesso cognome. Sostanzialmente un’evoluzione. Non necessariamente questa teoria può essere vera, ma sicuramente l’Eintracht Francoforte ci spera. Per sostituire Luka Jovic, passato al Real Madrid per 70 milioni di euro, le ‘Adler’ hanno acquistato Dejan Joveljic. Quasi come fosse un fratello minore, visto che i due condividono anche alcuni dati anagrafici.

È curioso infatti come il classe 1999 appena arrivato in Bundesliga sia nativo della città di Bijeljina, in territorio bosniaco, ma sia di nazionalità serba. La città si trova infatti nella “Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina”, un territorio geograficamente bosniaco ma di entità serba. Anche Jovic è nato nella stessa città e, come Joveljic, è di nazionalità serba. Hanno entrambi fatto la trafila delle giovanili, ma soltanto l’attuale attaccante del Real Madrid ha già esordito con la Serbia dei grandi.

A differenziarli sono soltanto due anni (1999 contro 1997), ma entrambi sono arrivati all’Eintracht a 19 anni, nell’anno dei 20. Jovic ci è arrivato dal Benfica in prestito biennale con diritto di riscatto a 12 milioni, al termine del quale è poi stato rivenduto a 70. Joveljic, al contrario, è stato acquistato a titolo definitivo per 4 milioni di euro. E per ora non è ancora stato venduto, anche se visto l’inizio la cifra potrebbe essere ugualmente alta: goal all’esordio dopo 7 minuti in campo, decisivo per battere 2-1 in trasferta il Flora Tallinn. Jovic ci ha messo 16 minuti, ma attraverso due partite.

Il gol nel sangue ce l’hanno comunque entrambi, probabilmente anche perché hanno avuto gli stessi maestri: quelli delle giovanili della Stella Rossa. Entrambi sono cresciuti nel club di Belgrado, hanno esordito tra i grandi con la maglia della ‘Zvezda’, hanno segnato con la maglia biancorossa addosso. Poi uno è passato per il Portogallo prima di approdare nell’Assia, l’altro ci è andato direttamente. E che i maestri siano stati gli stessi lo si capisce anche da come sentono la porta alla stessa maniera.

Le caratteristiche tecniche sono molto simili e prescindono l’altezza (se vogliamo anche attenerci ai dati di Transfermarkt, sono entrambi alti 182 cm). Sanno attaccare bene la porta, ma non si limitano a segnare soltanto da dentro l’area. Certo lo sanno fare in ogni modo e hanno la potenza e la velocità per attaccare anche la profondità. Forse giocano ancora troppo poco con i compagni, sono più finalizzatoti puri. Ma all’Eintracht, alla fine, serve questo: goal. Luka ne ha fatti 36 in 75 partite in 2 anni. Ora, venduto uno Jovic, se ne fa un altro. Anzi, uno Joveljic. D’altronde, l’evoluzione…

Giorgio Dusi

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