Ieri sera i Seattle Sounders sono diventati campioni MLS per la seconda volta nella loro storia, per la prima però davanti al loro straordinario pubblico. Erano ben 9.274 i tifosi presenti al CenturyLink Field.
Fra questi sugli spalti sedeva la famiglia Morris, radunata per ammirare Jordan. Uno dei tre giocatori della rosa dei Rave Green proveniente dal settore giovanile dei Sounders, ma l’unico nato a Seattle, precisamente a Mercer Island. Probabilmente più emozionato a fine gara di Kelvin Leerdam, Victor Rodriguez e Raul Ruidiaz gli autori delle reti risultate decisive per battere 3-1 Toronto in finale playoff. Forse l’unico più emozionato di Jordan Morris era suo padre. Colui che lo portò ad assistere alla prima partita ufficiale dei Seattle Sounders in Major League Soccer. Era il 19 marzo 2009, e la squadra di casa infilisse un secco 3-0 ai New York Red Bulls. Questo per dire l’attaccamento di Jordan Morris alla squadra. Da tifoso all’esordio assoluto, a protagonista nella vittoria del campionato in casa. Un sogno che ogni bambino vorrebbe vivere.
Jordan Morris, il ragazzo cresciuto a pane e Seattle Sounders
Morris, a soli 25 anni, vanta già 100 presenze, 30 reti, 12 assist e 2 titoli MLS e con la maglia dei Sounders, l’unica vestita in carriera. A parte ovviamente quella della Nazionale degli Stati Uniti, con cui ha giocato 37 partite togliendosi grandi soddisfazioni. Una su tutte la rete del decisivo 2-1 arrivata all’88’ della finale di Gold Cup del 2017 contro la Giamaica, che ha regalato il titolo alla selezione a Stelle e Strisce.
“È difficile esprimere questa emozione a parole. Per me si tratta di un momento surreale. Crescendo qui ho sempre voluto giocare per questa squadra. Vincere il campionato nella mia città natale, davanti alla mia famiglia e ai miei amici è fantastico. Sono orgoglioso di questa squadra. Seattle è i suoi tifosi meritano questa gioia”. Queste le emozionanti parole di Jordan Morris a fine gara. Il Delirio Verde può continuare.