Il 3-3 del Villamarín contro il Mallorca ha il sapore della resa nella corsa europea: il Betis ha definitivamente allontanato i posti della lotta salvezza ma difficilmente potrà rientrare per il settimo posto. Un peccato, perché l’anticipo del 25esimo turno sembrava dare ai verdiblancos la chance di tentare un rientro dalle retrovie, soprattutto dopo il gol del 3-2 di Joaquín.
E invece il gol non è stato festeggiato a fine partita, perché una rete di Kubo ha infranto forse definitivamente le speranze europee della squadra di Rubi, adesso anche lui sotto esame. Ciò che rimane però è l’ennesima grande prestazione del capitano della squadra, capace nonostante i 38 anni di incidere ancora. Joaquín, che in classifica marcatori è salito a quota 8, è arrivato a giocare la sua partita numero 542 in Liga, che lo rende il quarto giocatore con più presenze di sempre.
47' ⏱⚽️ ¡¡¡GOOOOOOOOOOOOOL DEL REAL BETIS!!! ¡Marca nuestro capitán @joaquinarte tras un gran balón en largo de @SergioCanales!
?⚪️ #RealBetisRCDMallorca 3-2 ?⚫#DíaDeBetis pic.twitter.com/UmvKckKJ1d
— Real Betis Balompié ?? (@RealBetis) February 21, 2020
Ha raggiunto così Paco Buyo, storico portiere di Real Madrid e Siviglia, ma la sua ascesa potrebbe non finire qui. Perché il podio di questa speciale classifica è ampiamente alla portata: Eusebio Sacristán, oggi allenatore senza panchina ma in passato pilastro di Valladolid e Barcellona, si è fermato a 543, mentre la leggenda Raúl González Blanco ha chiuso a 550.
Ci sono ancora 13 partite a disposizione per Joaquín per giocare le 9 presenze che gli consentirebbero di diventare in solitudine il secondo giocatore con più presenze di sempre nella storia del campionato spagnolo. Da battere a quel punto rimarrebbe solamente Andoni Zubizarreta, che però con 622 partite in Liga sembra abbastanza irraggiungibile visto che probabilmente il capitano del Betis terminerà la sua carriera al termine della prossima stagione.
Eppure la forma fisica sembra sempre essere dalla sua, anzi, rimane nonostante l’età il calciatore più decisivo e di impatto del Betis, quello in grado di far girare anche tutto il resto della squadra. Squadra che non potrà probabilmente più ambire all’Europa sì, ma che può godersi il finale di carriera di una delle istituzioni della storia del calcio spagnolo.