Per un Gran Derbi ci vogliono dei grandi simboli. Veterani della partita, persone riconoscibili nel club. A Siviglia ogni metà ha il suo veterano: Il Betis ha Joaquín, il Siviglia ha Jesús Navas. Esperienza tanta, ma non chiamateli vecchietti, perché sono due calciatori ancora decisivi.
In particolare il giocatore di Los Palacios del Siviglia che è tornato anche nel giro della nazionale nelle nuove vesti di terzino e che rischia anche di avere un ruolo importante a Euro 2020, Carvajal permettendo. Navas dopo gli ultimi tempi poco felici al City è tornato al Siviglia un anno fa e una volta superato l’ostacolo fisico che gli impediva di rendere al massimo, ha dimostrato un’affidabilità da vero padrone della fascia che gli ha consentito di ridiventare un simbolo nervionense prima e di riprendersi la nazionale poi. Ha giocato 16 derby in carriera, con un equilibratissimo bilancio di 6 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte nel suo palmarès.
Finaliza la rueda de prensa de Robert Moreno y Luis de la Fuente desde el @museodelprado.
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— Selección Española de Fútbol (@SeFutbol) November 8, 2019
Più esperto ma meno fortunato in questa partita è Joaquín. L’ex Fiorentina, che con 38 primavere sulle spalle ha quattro anni in più di Navas, ha disputato 32 derby di Siviglia, ma ne ha vinti solamente 8 e persi addirittura 18. C’è però un momento indimenticabile in questa sua storia con i cugini in rojiblanco, ossia il secondo dei due gol segnati: basta tornare indietro di una sola stagione, proprio alla partita del Villamarín, quando con un colpo di testa a 10 minuti dalla fine decise la partita. L’esterno di Puerto Santa María aveva già segnato al Siviglia con la maglia del Betis, ma addirittura nella stagione 2002/03.
Saranno, nonostante l’età, ancora i due riferimenti delle squadre in campo. Navas per dare la sua continuità sulla destra, tra equilibrio e intelligenza tattica; Joaquín per i colpi di genio, le improvvisazioni, ciò che serve a un Betis abbastanza fiacco quest’anno in zona gol per ritrovare il suo ritmo da squadra europea. Sarà a tutti gli effetti un Gran Derbi, stavolta all’insegna dei grandi capitani.
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