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Jannik Sinner, ecco quanto guadagna e dove investe il nuovo numero uno del tennis

Come per tutti i grandi atleti, anche Sinner trae i suoi guadagni non solo dalle vittorie, ma anche dai contratti di sponsorizzazione, dalle apparizioni tv

Jannik Sinner sta rivoluzionando la storia del tennis italiano. Nessuno prima di lui si era mai spinto oltre il quarto posto conquistato da Adriano Panatta nel 1976. Nello stesso anno vinse il Roland Garros (nel 1959 e nel 1960 furono vinti anche da Nicola Pietrangeli) e l’unica Coppa Davis fino, appunto, all’avvento di Sinner che “l’insalatiera” l’ha riportata qualche mese fa nel nostro paese. A soli 22 anni Jannik non ha nessuna intenzione di fermarsi, a partire dal match di domani contro Carlos Alcaraz, valido per la semifinale dello Slam a Parigi. Chi vince tra i due, vola in finale. E il sogno, naturalmente, è vedere Jannik all’ultimo atto del Roland Garros. Il tennista italiano ha già conquistato a gennaio il primo Slam della stagione, l’Australian Open. E già quello fu un record: nessun azzurro aveva mai compiuto un’impresa del genere.

Jannik Sinner
Jannik Sinner | ansa epa @Yoan Valat

Al di là dei successi sportivi, sono in tanti a chiedersi quanto abbia guadagnato finora il tennista altoatesino. Ma soprattutto in che ambito investe i proventi dei successi sportivi e delle ricche sponsorizzazioni con i brand che lo affiancano. Cerchiamo di dare una risposta.

La vittoria economica agli Australian Open

Come abbiamo appena detto, Sinner a inizio 2024 ha conquistato l’Australian Open, il primo Slam della stagione. Un successo che gli aveva permesso di raggiungere i 40 milioni di dollari (36,75 milioni di euro) di guadagni in carriera. Con quella vittoria il tennista di San Candido mise le mani su un premio da 3,15 milioni di dollari australiani (ovvero 1,91 milioni di euro), che si aggiunsero così agli oltre 38 milioni (34,91 milioni di euro) incassati nel 2023. “Volendo parlare di un ipotetico stipendio di Sinner (ma nel tennis non funziona così), fingendo una busta paga ogni 30 giorni, il tennista altoatesino si porta a casa ben più di tre milioni di euro al mese. Una cifra che è destinata ad aumentare”, ha scritto sul Corriere della Sera Massimiliano Jattoni Dall’Asen.

Invece, per quanto riguarda i montepremi conquistati, dal sito ufficiale della Atp (Association of Tennis Professionals) risulta che Sinner abbia guadagnato 7,58 milioni di euro (8,3 milioni dollari). Cifra che con la quota della Coppa Davis (3,6 milioni di euro divisi fra Sinner, Arnaldi, Sonego, Musetti e Bolelli) arriva a un montepremi complessivo di 8,3 milioni di euro, ovvero circa 13 milioni e mezzo di euro di premi totali fino a fine 2023. Insomma, niente male per il nostro tennista, che al Roland Garros, con il ritiro di Djokovic, ha coronato il suo sogno: essere il numero un al mondo. Aprendo, di fatto, una nuova era nel tennis.

I brand di Sinner

Naturalmente, come per tutti i grandi atleti, anche Sinner trae i suoi guadagni non solo dalle vittorie, ma anche dai contratti di sponsorizzazione, dalle apparizioni tv. Con Nike ha un contratto decennale da 150 milioni di dollari (137,8 milioni di euro) ovvero 15 milioni all’anno (13,78 milioni di euro). Poi, ci sono gli accordi con Gucci, Rolex, Parmigiano Reggiano, Alfa Romeo, Lavazza, Fastweb, Technogym, Panini e Intesa Sanpaolo: si stima che il valore di questi si aggiri attorno ai cinque milioni a stagione (4,59 milioni di euro). Continuano a collezionare vittorie, come sta facendo in questo ultimo anno, non è detto che Sinner non riesca ad aumentare i suoi guadagni in questo ambito. Magari con un aumento delle sponsorizzazioni. In fin dei conti, in questo momento è il tennista da battere. Al di là di come andrà la semifinale del Roland Garros contro Alcaraz. Anche perché Jannik nello Slam di Parigi non si era mai spinto così avanti.

Gli investimenti di Sinner

Di guadagni in carriera abbiamo parlato, ora è il momento di analizzare gli investimenti dell’altoatesino. Che sta dimostrando grande attenzione anche in questo settore, oltre che averlo fatto nel tennis (e aver fatto abdicare sua maestà Novak Djokovic ne è una dimostrazione). Quindi, come sta investendo questi ricchi introiti il fuoriclasse dai capelli rossi, fresco fidanzato della tennista russa Anna Kalinskaya che lo sta seguendo trepidante dagli spalti del Philippe-Chartier?

In primis, e questo è certo, avendo trasferito la residenza fiscale a Montecarlo il giocatore guadagna molto di più di quanto gli sarebbe permesso in Italia. Ricostruisce un’accuratissima inchiesta del Sole 24 Ore che “gli introiti incassati a Montecarlo sono esentasse grazie alla provvidenziale decisione dell’ex principe Carlo III, che il 14 febbraio 1869 decise di abolire le imposte personali trasformando Monaco in un paradiso fiscale”.

La galassia economica

Ma non c’è solo Montecarlo nella vita economica di Sinner. Infatti, scrive Angelo Mincuzzi sul quotidiano di Confindustria spulciando le carte per trasparenza appena pubblicate nel Principato di Monaco, che “il campione ha dato vita al suo gruppo imprenditoriale, ricordandosi del suo soprannome da ragazzo: Fox, la volpe. Le società sono tre, più una sulla quale Il Sole 24 Ore non è riuscito a trovare la documentazione che ne attesti la proprietà diretta: si tratta di una holding, una finanziaria e due immobiliari”. Tra l’altro, una delle quali amministrata dal suo manager di fiducia.

Finita qui? No. “Il gruppo monegasco di Sinner ha anche una diramazione in Italia. A Milano il tennista possiede dal luglio 2023 una società immobiliare proprietaria di alcuni uffici nel centro storico del capoluogo lombardo, il cui valore è stimato attorno a 3,6 milioni di euro”, ha spiegato Mincuzzi. D’altronde di recente la rivista Forbes ha calcolato in 38,4 milioni di dollari (al lordo delle tasse e delle commissioni per gli agenti) quanto Sinner ha incassato nel 2023, tra i premi dei tornei (13,4 milioni di dollari) e le sponsorizzazioni e le apparizioni in televisione (altri 25 milioni di dollari). Soldi da far fruttare in maniera intelligente.

Jannik Sinner
Jannik Sinner | ansa epa @Caroline Blumberg

La scelta di Matteo Berrettini

Sinner non è l’unico ad aver fatto queste scelte. Anche un altro tennista azzurro, Matteo Berrettini, che nel 2021 arrivò fino alla finale di Wimbledon (sconfitto da Djokovic), ha la sua holding nel Principato di Monaco: marketing, comunicazione, promozione pubblicitaria, gestione dei diritti d’immagine, relazioni con i media e gli sponsor. Insomma, il motore commerciale che nel principato monetizza i successi tenendo basso il carico fiscale. Resta il fatto che dietro a un grande campione, ci sono sempre grandi investimenti.

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