L’Az vince anche contro il Willem e vola a 10 punti conquistando il terzo posto a pari punti con il Den Haag e l’Ajax. A trascinare il club di Alkmaar è Jahanbakhsh, l’attaccante iraniano che non sta facendo rimpiangere Janssen e Herniksen, ceduto l’ultimo giorno di mercato. I biancorossi proseguono il loro torneo puntando ad un terzo posto non impossibile, visto l’andamento dei lancieri. Andiamo a conoscere meglio la punta che ora può godere di più spazio e considerazione…
Jahanbakhsh nasce Jirindih in Iran nel 1993. Il ragazzo inizia a giocare a calcio nelle giovanili del Payam Alborz Qazvin nel 2005 all’età di 12 anni. Il suo ruolo iniziale è quello di centrocampista offensivo dallo spiccato fiuto per il gol. Nonostante i diversi tecnici lo vogliano più sulla linea mediana, il giovane si spinge spesso fino all’area avversaria realizzando reti spesso importanti. Dopo la classica gavetta approda finalmente nella Serie A iraniana esordendo con la maglia Damash Teheran nel 2010. La prima stagione da professionista non è esaltante e si annota in sole 12 presenze. La formazione della capitale decide di cederlo gratuitamente al Damash Gilan e la musica cambia notevolmente: in 2 anni calcherà il campo per 44 volte andando a segno in 10 diverse occasioni.
Il centrocampista si mette in mostra per l’ottima propensione alla fase offensiva: perfetto nei suoi assist filtranti, in grado di liberare i compagni del reparto offensivo. I suoi piedi danno vita alle azioni più pericolose e dettano il tempo delle azioni. L’unica pecca del calciatore è proprio quella di rimanere fin troppo alto rispetto al ruolo di sua competenza. Le sue potenzialità vengono intraviste dal N.E.C. che, con 250 mila euro, si aggiudica le prestazioni dell’iraniano. Nel maggio del 2013 approda in Olanda e il 1° dicembre, dello stesso anno, Jahanbakhsh sigla la sua prima rete contro l’Az. 5 gol in 27 presenze non riescono a salvare il club dalla retrocessione dopo il playout salvezza contro lo Sparta Rotterdam. Il passaggio in Serie B non impedisce al ragazzo di essere nominato secondo miglior talento della stagione. In Eerste Divisie, il tecnico lo avvicina maggiormente alla porta trasformandolo quasi in un vero attaccante. Le sue doti realizzative esplodono: 28 match e 12 reti e N.E.C. nuovamente promosso nella massima divisione olandese (primo posto con 101 punti e 100 gol realizzati), vincendo anche il titolo di miglior giocatore dell’Eerste Divisie.
L’Az, notanto la sua duttilità offensiva, decide di acquistarlo per affiancarlo al nuovo arrivo Janssen, la punta che chiuse il medesimo campionato con 19 reti all’Almere. Jahanbakhsh viene cenduto per 1.8 mln di euro nell’estate del 2015. L’iraniano viene utilizzato sia come centrocampista, affiancato a Henriksen, che come attaccante laterale, affiancato a Janssen. Ovviamente il risultato è ottimo in entrambe le situazioni: la punta, ex Almere si aggiudica il titolo marcatori grazie a diversi assist servitogli proprio dall’ex N.E.C. Da centrocampista invece sigla diversi gol dalla distanza dimostrando di avere in dote un destro di una potenza devastante. Chiuderà il campionato con 23 partite, 3 reti e ben 6 assist. Nell’estate del 2016, sia Janssen che Henriksen vengono ceduti rispettivamente al Tottenham e all’Hull City. L’Az affida le chiavi del reparto offensivo a Jahanbakhsh spostandolo definitivamente al centro dell’attacco. La fiducia viene immediatamente ripagata con 3 reti in 5 presenze e un assist vincente. I biancorossi volano in terza posizione con Ajax e Den Haag con un totale di 10 punti dopo 5 incontri. L’ultima prodezza è un vero bolide dalla distanza contro il Willem, nello scorso weekend, che sblocca una gara difficile poi vinta per 2-0 dal club di Alkmaar. Ecco il video per chi non avesse goduto della bellissima rete:
Jahanbakhsh non sta facendo rimpiangere le grandi stelle ormai lontane dall’Az. Ha dimostrato di saper sostenere il peso dell’attacco affinando il fiuto per il gol. Il ragazzo vanta anche un fisico che gli permette di proteggere in modo egreggio il pallone e di far salire la squadra oltre che a svettare di testa. Essendo ambidestro ha entrambi i piedi caldi e potenti, educatissimi per servire i compagni. Un giocatore che si sta rivelando sempre più completo. La sua crescita deve ancora completarsi e ci aspettiamo altre grandi prestazioni da lui in questa Eredivisie che potrebbe consacrarlo definitivamente.
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