Il giorno della sua cessione al Borussia Dortmund, il 31 agosto 2017, Pep Guardiola lo aveva detto: Jadon Sancho sarebbe stato rimpianto da lui e da tutto il Manchester City. Se al primo anno ci ha messo un po’ a entrare al top nelle dinamiche del calcio professionistico, un mondo a lui nuovo, già al secondo l’inglese ha conquistato la Germania. E anche la terza stagione sembra iniziata proprio come si era conclusa la seconda: dominando. Non in una partita qualsiasi, ma nel Klassiker edizione Supercoppa di Germania 2019. Ed è sempre più Sancho-mania.
In una partita in cui sono stati gli errori di sufficienza a prendersi la scena (è pur sempre calcio d’estate…), il classe 2000 scuola Watford ha trascinato il Borussia alla vittoria per 2-0 sui rivali storici del Bayern Monaco. Due giocate decisive per rompere l’equilibrio: un assist per Paco Alcácer e un goal dopo un’azione in velocità, tutto nel secondo tempo.
Nella serata del Westfalenstadion – sede della Supercoppa – la stella di Sancho ha brillato ancora una volta. Mai prima d’ora era stato così decisivo contro il Bayern Monaco: nelle tre precedenti partite mai un goal o un assist, nonostante una prestazione di spessore nel 3-2 sempre nello stadio del BVB la scorsa stagione.
In estate non ha fatto parte della squadra dell’Inghilterra Under 21 all’Europeo, così ha potuto svolgere tutta la preparazione con i gialloneri. Come già fatto l’anno scorso, Lucien Favre lo ha posto al centro della sua idea di calcio ed è stato ripagato esattamente come si aspettava. Quanto di buono mostrato a tratti in pochi mesi sotto Peter Stöger tra inverno e primavera 2018 è diventato una costante. E sempre più un rimpianto in Inghilterra, a Manchester.
In 56 presenze con il Dortmund, Jadon Sancho ha già toccato quota 15 goal e 24 assist (dati Transfermarkt). Contribuisce a una marcatura o a un passaggio decisivo meno di ogni 90 minuti. Numeri strabilianti per un classe 2000, oltre che inevitabilmente idolo del Westfalenstadion. A Dortmund è già Sancho-mania da qualche mese. E ora vale anche un trofeo in più in bacheca, che mancava dal 2014. A Favre interessava il giusto, almeno a sentire le sue dichiarazioni in conferenza stampa. Forse ora ha parzialmente cambiato idea.
Su Sancho, invece, non ha mai dovuto cambiarla, perché il suo talento mette d’accordo tutti. Ha sfoderato il meglio del suo repertorio: dribbling nello stretto e progressione in campo aperto. Oltre a una freddezza, sia sotto porta che nelle letture, che lo può porre nel giro di pochissimo nei top mondiali. Posto che già non lo sia…
🥅 GOAL! 1-0
⚽ @paco93alcacer
🅰️ @Sanchooo10 #BVBFCB pic.twitter.com/rlqIERLs5B— Borussen ✍🏼 (@BorussenEdits) August 3, 2019
🥅 GOAL! 2-0
⚽ @Sanchooo10
🅰️ @RaphGuerreiro #BVBFCB pic.twitter.com/140dJqgL3C— Borussen ✍🏼 (@BorussenEdits) August 3, 2019
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