La procura di Brescia ha chiuso le indagini relative alla querela per diffamazione intentata dalla Doom Srl, la società amministrata dalla madre del cantante. Cosa aspetta ora l’atleta azzurro?
La disputa legale tra la Doom srl, la società amministrata dalla mamma di Fedez di cui il rapper è socio e il campione olimpico Marcell Jacobs, è destinata a risolversi in tribunale. La Procura di Brescia ha infatti concluso le indagini sulla querela proposta dall’azienda nei confronti della medaglia d’oro a Tokyo nei 100 metri e potrebbe presto emettere una richiesta di rinvio a giudizio. Al centro della controversia c’è una querela per diffamazione aggravata che minaccia di trascinare Jacobs in un processo.
Tutto è iniziato nel 2021, anno in cui Jacobs ha trionfato alle Olimpiadi di Tokyo, vincendo due medaglie d’oro nei 100 metri e nella staffetta 4×100. In quell’anno, Jacobs aveva affidato la gestione della sua immagine alla Doom srl, una società amministrata da Annamaria Berrinzaghi, madre del rapper Fedez. Tuttavia, il rapporto tra le due parti si è deteriorato rapidamente, culminando nella rescissione del contratto e nell’inizio di una causa civile.
La situazione si è ulteriormente complicata nel 2023, quando Jacobs ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Stampa, accusando la società di non aver curato adeguatamente i suoi interessi. Le parole di Jacobs sono state molto dure: “Mi sono affidato alla società di Fedez. Mi aspettavo che stare vicino a lui desse visibilità, ma lì non hanno mai sviluppato un progetto. Me li aspettavo pronti per i miei risultati, invece quando ho vinto a Tokyo mi hanno scritto 24 ore dopo. Erano al mare e non gliene fregava niente”. Queste dichiarazioni hanno portato la Doom a querelare Jacobs per diffamazione aggravata.
Gli avvocati di Doom sostengono che Jacobs non abbia rispettato il contratto, che sarebbe dovuto scadere nel settembre del 2022, e hanno richiesto un risarcimento per i danni subiti. Dal canto suo, Jacobs ha sostenuto che il rapporto iniziato nel 2018 non aveva portato i risultati sperati e che, dopo il trattamento ricevuto post-vittorie olimpiche, era naturale sciogliere l’accordo.
Cinque mesi dopo le Olimpiadi, Jacobs ha deciso di lasciare la Doom e firmare con l’agenzia londinese X-Hybrid, gestita dall’imprenditore Luca Oddo. Questo ha ulteriormente inasprito i rapporti con la Doom, che ha avviato una causa civile per contestare la risoluzione unilaterale del contratto da parte dell’atleta. La querela per diffamazione aggravata si è aggiunta al contenzioso civile, e ora la Procura di Brescia ha depositato l’avviso di conclusione delle indagini. Questo atto prelude alla possibile richiesta di rinvio a giudizio, che potrebbe arrivare in un momento delicato per Jacobs, impegnato nella preparazione per le Olimpiadi di Parigi e reduce da due medaglie d’oro agli Europei di Atletica di Roma.
Il caso sta attirando l’attenzione dei media e del pubblico, non solo per la notorietà delle persone coinvolte ma anche per le implicazioni delle accuse mosse. La possibilità che un campione olimpico possa finire sotto processo per diffamazione aggravata è un evento raro e significativo, che potrebbe avere ripercussioni sulla carriera di Jacobs e sulla reputazione della Doom srl.
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