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Italia-Spagna U21: cadono gli azzurrini all’Olimpico

Dallo stadio Olimpico di Roma – L’ultima amichevole di questo break finisce male per l’Italia Under 21 che cade contro la Spagna allo Stadio Olimpico in una gara piacevole e molto aperta per tutti i 90′. A segno Saúl e Borja Mayoral per le Furie Rosse e Pellegrini nella ripresa per i nostri azzurrini.

 

Buone trame ma troppa fragilità – Il primo tempo degli azzurrini mette in luce potenzialità e limiti della nostra nazionale: ottimi schemi di gioco, fraseggi ben articolati ma troppa poca precisione sia nel concludere verso la rete di Pau lopez, sia nel contrastare l’offensiva di un’ottima Spagna. L’Italia ha le sue chance ma non le sfrutta: un contropiede di Cerri viene mal sfruttato dall’attaccante del Pescara che spara verso la curva sud dell’Olimpico; Chiesa invece con un ottimo inserimento non trova la porta in deviazione aerea.

Più elegante ed armonico il gioco degli spagnoli orchestrato da un raffinatissimo Marcos Llorente ed esaltato dalla qualità di Saúl, Iñaki Williams e Marco Asensio. Le migliori palle gol arrivano sui piedi di Borja Mayoral ma vengono create dagli uno contro uno dei due esterni spagnoli che cambiano più volte fascia per mettere in crisi Ferrari, punto debole dei nostri azzurrini.

Il gol del vantaggio spagnolo arriva con una mischia in area risolta da Saúl dopo il primo grande intervento di uno Scuffet sicuramente all’altezza della situazione. Lì si scopre la fragilità tattica e mentale di un’Italia che perde calma e fiducia fino ad incassare su corner il goffo gol dello 0-2 da Borja Mayoral.

La reazione italiana – Nel secondo tempo l’Italia è stata più motivata, convinta e aggressiva. Cattiveria e precisione sono stati gli elementi mancanti ma nel complesso la reazione è stata positiva. In avvio subito una traversa di Benassi fa tremare Pau Lopez, poi in contropiede Asensio pareggia il conto dei legni.

L’Italia gestisce meglio il pallone ma pecca di precisione nel momento di battere a rete pur riuscendo a domare un avversario non più dilagante come nella prima frazione di gioco. Il gol che riapre la partita arriva e lo mette a segno Pellegrini, non splendido come nella gara precedente contor la Polonia: il centrocampista del Sassuolo segna in elevazione su un cross proveniente dalla destra e da il la ad un progressivo crescendo italiano che però non porterà al risultato auspicato.

Tra i subentrati prestazione confusionaria di Favilli, chiamato a sostituire Cerri, e molto buona di Di Francesco, ancora una volta molto impattante dopo il cinque dato a Federico Chiesa.

Nel complesso l’Italia è apparsa sui livelli della Spagna che però nell’economia generale della partita ha avuto qualcosa in più. In ottica Europeo sono questi i test che formano la squadra e aver visto faccia a faccia una potenziale avversaria per il titolo può far solo che bene ai ragazzi di Di Biagio nonostante il passivo.

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