Un’Italia che interpreta nel modo peggiore la sfida contro la Spagna, lasciando pallino e pallone ad avversari in grado di fare malissimo se messi nella condizione di comandare il gioco, è quasi spalle al muro. Servirà almeno un punto contro la Croazia (che invece deve necessariamente vincere) per approdare agli ottavi di finale. Quali sono gli scenari azzurri con una nazionale qualificata?
L’Italia per essere certa del secondo posto e della qualificazione agli ottavi di finale ha due risultati su tre contro la Croazia. Se pareggia, è irraggiungibile dalla nazionale balcanica e se anche la Spagna perdesse contro l’Albania la nazionale di Spalletti si ritroverebbe appaiata a quella di Silvinho con il vantaggio di aver vinto lo scontro diretto. Se l’Italia vince non serve alcun tipo di calcolo. Diventa impossibile anche dal punto di vista aritmetico essere raggiunti considerando che l’Albania può chiudere a quota quattro. L’Italia è già certa di non poter arrivare prima in classifica, avendo perso lo scontro diretto con la Spagna. Ma cosa succede alla nazionale di Spalletti in caso di sconfitta contro la Croazia? In primis, non centrerebbe neanche il secondo posto e a quel punto occorrerà aspettare e sperare che non ci siano quattro squadre in grado di avere una classifica e una differenza reti migliore della nazionale azzurra. La porta per il passaggio agli ottavi di finale è abbastanza larga, considerando che le quattro migliori terze classificate passano il turno e accedono alla fase a eliminazione diretta.
Resta da capire quale sarà il cammino azzurro in caso di qualificazione alla fase a eliminazione diretta. Il secondo posto garantirebbe all’Italia lo scontro con la seconda in classifica del girone A, che in questo momento è la Svizzera. Se la nazionale elvetica centrasse l’impresa di battere la Germania, si profila un ottavo contro i padroni di casa. Se l’Italia arriva terza, il ventaglio di scelte dipende in primis dalla collocazione: se è una delle migliori terze si aprono diversi scenari. Potrebbe affrontare la prima del Girone E (ancora in piena evoluzione con al comando Romania e Slovacchia dopo i primi 90’) la prima del girone F (a rigor di logica, il Portogallo). Insomma, il cammino è in salita, ma non così impervio. Certamente servirà qualcosa di diverso sin dalla sfida con la Croazia sfida comunque da affrontare con la consapevolezza di giocarsi una sfida senza un domani. Questa Italia del resto non può permettersi il lusso di fare calcoli.
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