Per la crescita collettiva della Nazionale italiana occorre fissare degli obiettivi principali: la qualificazione mondiale è certamente il fine ultimo della prima parte della gestione Ventura che nel suo lavoro in questi mesi ha lavorato ottimamente in questa ottica ma la programmazione generale non si basa solo sul mero conseguimento del risultato. Bisogna cambiare alcuni problemi strutturali della nazionale: i giovani sono stati inseriti sia nella rosa della selezione maggiore e hanno cominciato ad essere utilizzati con maggiore frequenza nei club di Serie A per superare uno scoglio importante degli ultimi anni; l’altro aspetto (ancora non limato a differenza del precedente) è quello del ranking FIFA, argomento troppo spesso sottovalutato che ha portato grossi danni alla nostra Italia.
Nel corso degli ultimi tornei gli azzurri si sono ritrovati spesso al di fuori della prima fascia ma il momento più critico è stato quando l’Italia è rimasta fuori dalla prima fascia anche nei sorteggi per le qualificazioni ai Mondiali perché preceduta nel ranking da squadre come Galles e Romania. Con tutto il rispetto per queste due realtà calcistiche che hanno percorsi propri e differenti l’Italia non può presentarsi ai nastri di partenza dietro a nazionali così piccole e correre il rischio di essere sorteggiata con delle big anche nei gironi di qualificazione come accaduto poi nell’ultima occasione in cui ci è stata assegnata la Spagna come avversaria di un girone che qualifica direttamente solo una squadra.
Ecco quindi che entrano in ballo le amichevoli, uno dei giudici di questo mistero aritmetico chiamato ranking. Nella storia della nazionale troppo spesso gli incontri che non offrivano punti per le classifiche sono stati affrontati senza il piglio giusto riservandoci non troppe soddisfazioni. Ed è qui che la nostra nazionale ha bisogno di fare un salto di qualità mentale: vincere anche le amichevoli per rafforzare il proprio ranking ed entrare in pianta stabile tra le squadre top del calcio mondiale. Ne vale la credibilità del nostro calcio e di certo facilita il percorso al momento dei sorteggi.
E soprattutto le amichevoli contro squadre importanti vanno affrontate come se fossero match di qualificazione perché influiscono a tutti gli effetti sul futuro della Nazionale: oggi l’incontro di Nizza con l’Uruguay è un’occasione importante per guadagnare preziosi punti visto che si gioca contro un avversario di alto ranking che può portare molti più punti in questo intricato sistema rispetto a successi contro squadre più morbide.
L’Italia si è dimostrata all’avanguardia per quanto riguarda la promozione dei giovani, ora deve completare il suo processo di raggiungimento della modernità curando nel dettaglio anche il discorso ranking, l’ultima marcia da ingranare per potersi definire una big del calcio mondiale.
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