Un passo avanti verso il Mondiale per riaccendere la luce dopo il tetro buio di venerdì scorso. Il secondo posto era stato già acquisito con l’aritmetica grazie ai risultati maturati nell’ultimo turno ma in questa serata albanese c’era un forte bisogno di trovare una vittoria per più motivi.
Il principale era quello di evitare di complicare ulteriormente la strada verso la Russia, messa già in salita da una Spagna intrattabile e da un sistema di qualificazione che permette alle seconde classificate di andare al Mondiale solo tramite una partita di 180′. Ma lo spareggio poteva assumere toni decisamente più aspri qualora l’Italia non avesse vinto questa sera visto che si rischiava di scivolare in seconda fascia in caso di mancato successo.
E invece i 3 punti sono arrivati anche se la grande prestazione ancora non si è vista. Parliamo ci chiaro, l’Italia del secondo tempo con la Macedonia era difficilmente replicabile e un miglioramento più che un obbligo era un augurio visto che peggio di quello che si è visto a Torino era proprio impossibile fare.
L’atteggiamento almeno è stato quello giusto: la squadra ha avuto la testa dentro la partita per tutti i 90 minuti e anche quando è passata i vantaggio ha saputo gestire evitando la sonnolenza e il disinteresse visti contro la Macedonia. Il ritorno al 4-2-4 lascia intatti i problemi di un centrocampo lasciato sempre al proprio destino e costantemente in inferorità numerica nonostante il livello decisamente modesto degli avversari. Gli esterni hanno fatto fatica a ricevere i palloni e l’unica maniera per scatenare le fasce era vedere Insigne e Candeva accentrarsi per liberare le sovrapposizioni dei terzini.
Nel contesto di oggi si è mosso bene Eder, sicuramente più adatto a fare da partner a Immobile ma troppo insicuro e timido nei momenti chiave: ottimi infatti i suoi movimenti ma pesisme almeno tre scelte sotto porta.
Alla fine la vinciamo grazie ad un bel gol di Candreva che nel complesso generale della partita era stato il più inconcludente. Menzione speciale in questa prova per Gagliardini e Bonucci, forse tra i peggiori a Torino ma tra le note più positive in questa serata in Albania: il centrale del Milan eccezion fatta per una sbavatura in fase di uscita ha giocato ad alti livelli sia nella costruzione dle gioco sia nelle chiusure; il mediano interista ha giocato la miglior partita da quando è in azzurro.
Ora testa al play off con la speranza che i sorteggi siano benevoli e che il fondo sia stato già toccato la volta scorsa. Forse non è il massimo che ci si poteva aspettare ma questa sera si è vista una squadra con qualche colpo in canna e dei margini di crescita. E un minimo di pessimismo è stato cancellato.