“Non voglio il recupero, non mi prendete per il c**o”: lo sfogo di Inzaghi diventa virale. In un video, l’allenatore dell’Inter, arrabbiato per la sconfitta contro il Milan (0-3), chiede al quarto uomo di non assegnare recupero
Un video che ha rapidamente fatto il giro dei social mostra un Simone Inzaghi visibilmente irritato al termine del derby di Milano, conclusosi con una sconfitta per 3-0 contro il Milan. Nelle immagini, l’allenatore dell’Inter si rivolge con toni accesi al quarto uomo, Gianluca Aureliano, esprimendo il suo disappunto per l’eventualità di un recupero nonostante il match fosse ormai deciso. “Non voglio il recupero eh! Non mi prendete per il culo eh! Non lo voglio! Non lo voglio!“, grida Inzaghi, desideroso di chiudere un capitolo difficile e di rientrare negli spogliatoi per riflettere sulla prestazione della sua squadra.
In conferenza stampa, Inzaghi ha analizzato la prestazione della sua squadra, evidenziando i punti critici che hanno portato alla sconfitta. “Il finale di stagione va gestito con fiducia e con analisi“, ha dichiarato. “Ci dispiace per la partita, ma questo è il calcio. Non doveva finire il primo tempo 0-1, il primo gol non dovevamo prenderlo. È stata la prima volta che il Milan è entrato in area“. La sua analisi mette in luce errori individuali e di squadra, sottolineando come il primo gol sia scaturito da una distrazione difensiva, un errore che, secondo il mister, è inaccettabile per una squadra delle ambizioni dell’Inter.
Inzaghi ha anche rincarato la dose, parlando della sfortuna legata al secondo gol e della difficoltà a gestire una rosa rimaneggiata. “Negli ultimi tre derby non sono mai riuscito a schierare insieme Thuram e Lautaro“, ha aggiunto, esprimendo la sua frustrazione per le assenze e la mancanza di alternative in panchina. La stanchezza della squadra è un tema ricorrente nelle sue parole, ma l’allenatore è consapevole che non può essere un alibi.
Con un finale di stagione da gestire e un’incredibile pressione sulle spalle, Inzaghi deve ora trovare le risorse per rialzare la testa e ripristinare la fiducia dei suoi giocatori. La sconfitta nel derby non è solo un risultato negativo, ma un campanello d’allarme per una squadra che ambisce a tornare competitiva a tutti i livelli. La strada da percorrere è lunga e tortuosa, e l’allenatore dovrà dimostrare di saperla affrontare con determinazione e lucidità.
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