Dalla pioggia incessante della città basca di Eibar escono vincitori a sorpresa i padroni di casa. Al gol del giapponese Takashi Inui (cliccate su questo link per conoscerlo meglio) risponde il talentuosissimo Santi Mina, ma poi un colpo di testa di Juan Jordan porta nuovamente in vantaggio i baschi. È dunque 2-1 il risultato finale tra la squadra che sbaglia più passaggi in Liga e la seconda in classifica Valencia, che non sta attraversando un momento positivo.
Partiamo dal presupposto che il Valencia sta già andando molto oltre le aspettative di inizio campionato. Lo scorso anno si trovava negli inferi della lotta retrocessione, ora è vicinissimo alla vetta, a -5 dal Barça capolista. Arrivati quasi al giro di boa della Liga, è lecito sognare in grande, è lecito aspettarsi un posto tra le prime quattro e dunque queste gare non si possono sbagliare. Sostituire uno come Zaza in questo momento non è per niente facile, come non lo è far fronte all’assenza della coppia titolare di centrali di difesa Garay-Murillo.
Il buon operato di un allenatore passa anche dall’utilizzo delle seconde linee. Marcelino lo sta ovviamente svolgendo alla grande, in che modo? Il Valencia ha un undici titolare affermato, composto da Neto tra i pali, Montoya, Garay, Murillo, Montoya nella linea a 4, Parejo-Kondogbia in regia, Soler e Guedes sulle fasce e infine la prolifica coppia d’attacco Zaza-Rodrigo. Un undici titolare che funziona alla grande, l’abbiamo visto nelle gare importanti e in quelle di routine. La bravura di Marcelino risiede nell’aver rivalutato giocatori che si stavano perdendo, nell’aver dato fiducia a calciatori giovani che ora sono fondamentali ricambi per i pipistrelli. Toni lato sulla sinistra è una futura promessa, Ruben Vezo e Gabriel Paulista sono giocatori ritrovati, così come Santi Mina, Andreas Pereira e Nacho Gil per spostarci un po’ più avanti.
Il Valencia può arrivare fino in fondo. Per arrivare però servirà l’aiuto di tutti questi in gare come quella odierna e magari, con un paio di innesti nella sessione invernale di gennaio, sognare sarà ancora più lecito.
L’Eibar invece si gode questa vittoria prestigiosissima. Battere la seconda forza della Liga non è un evento che accade spesso da quelle parti. E se dopo l’inizio negativo, si dava per spacciata la piccola realtà di Eibar, qualcuno non può che ricredersi. Questo mese d’oro ha regalato solo gioie al tecnico Mendilibar, autore di 4 vittorie e un pareggio nelle ultime sei gare. L’Eibar ha trovato una sua quadratura che, a quanto pare, può far male anche alle grandi. Inui e Alejo i valori aggiunti in questa gara, che hanno permesso all’Eibar di dormire una notte da settima in classifica
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