L’Inter di Simone Inzaghi cede di schianto a Firenze. Uno 0-3 che complica il proseguo della stagione ben al di là del passivo accumulato al Franchi. I campioni d’Italia si ritrovano a – 3 dalla vetta e sono attesi da un calendario molto intasato, compreso lo scontro diretto da giocare al Maradona.
Simone Inzaghi, un passo falso pesantissimo
L’Inter ha sbagliato totalmente la partita: il ko in Toscana lascia aperti diversi punti interrogativi legati a un mercato caratterizzato dall’immobilismo. L’Inter ha due squadre, la rosa è senza dubbio di valore, ma molti petali sono usurati e altri in evidente ritardo di condizione. Non è un caso che la squadra con l’età media più alta dell’intero campionato soffra quando si inizia a giocare ogni tre giorni. I Campioni d’Italia hanno trovato difficoltà anche nella costruzione di azioni pericolose. I 90’ con il Milan, perlomeno, erano stati caratterizzati da una reazione importante e una buona produzione offensiva. Al Franchi invece la squadra non è mai rientrata in partita. E non è la prima volta che tradisce dal punto di vista delle energie nervose quando deve maneggiare con cura l’imprevisto. È mancata la lucidità. Le disattenzioni difensive e una certa sensazione di vulnerabilità mascherata ma mai cancellata neanche dalla serie di vittorie consecutive alzano il velo su una squadra fortissima ma incapace, quando la strada si mette in salita, di trovare contromisure e piano B.
La condizione di inseguire
Cambiano, e di parecchio, anche le prospettive. Tre punti dal Napoli sono un gap, sulla carta, non impossibile da recuperare ma la realtà è di un compito che si è assai complicato. In primis perché il Napoli deve giocare solo 15 partita da qui al termine della stagione. L’Inter invece deve districarsi fra tanti impegni. Più si gioca, più, fisiologicamente, si alza la possibilità di una serata storta. Fra l’altro i nerazzurri hanno margine di errore ridotto all’osso. E tutti gli scontri diretti, dove sinora hanno spesso steccato, da giocare in trasferta. Simone Inzaghi è atteso a Bergamo, Torino e Napoli, dal doppio confronto con la Lazio in Coppa Italia e poi dalla Champions League. Difficile pensare che questa squadra, complice anche l’accavallarsi degli impegni, possa riuscire a tornare con il risultato pieno da questa serie di viaggi impegnativi. Resta anche da capire se l’Inter sarà in grado di immedesimarsi nel ruolo di inseguitrice, condizione che non gli è mai appartenuta ed ha sempre storicamente sofferto con Simone Inzaghi. I numeri parlano chiaro: con una rosa più forte e profonda delle altre, ha vinto un solo campionato su tre.