La sconfitta in finale di Supercoppa Italiana ha lasciato il segno in casa Inter, sollevando più di qualche perplessità su alcuni elementi. Il dubbio numero uno, è proprio su Yann Sommer che ha sulla coscienza due dei tre gol subiti.
Definire Sommer un problema appare ingeneroso. Il portiere svizzero è stato protagonista assoluto dello scudetto della seconda stella e anche in questa stagione ha guidato spesso la difesa con autorevolezza. I numeri sono dalla sua parte: 15 gol subiti in 17 partite, solo il Napoli può vantare un rendimento migliore. In Champions League, invece, appena un gol subito, sebbene decisivo: quello con il Bayer Leverkusen. Un muro, ma con qualche crepa, dovuto più che altro all’usura. Sommer sembra aver perso qualcosa in reattività, elemento fondamentale per un portiere delle sue caratteristiche. Lo svizzero ha quel senso innato della posizione che gli permette di coprire la porta e qualche limite fisico ed è proprio la velocità dei tempi di reazione a “salvarlo”. La sua migliore qualità, ovvero la capacità di assorbire l’errore, è rimasta intatta, ma è evidente che sia comunque necessario iniziare a pensare al futuro.
I tifosi dell’Inter sognano l’arrivo di Donnarumma. Difficile che si realizzi, per motivi ambientali, tecnici ed economici. È stato il portiere del Milan e sebbene la rivalità fra le due squadre non sia acerrima e i passaggi da una parte all’altra del Naviglio siano all’ordine del giorno, Donnaumma, già etichettato come “traditore” dai tifosi rossoneri, difficilmente vorrà andare a caccia di riscatto scegliendo la via più complicata possibile. Vi sono delle perplessità anche economiche. Il numero 1 del PSG guadagna tantissimo ma il suo rendimento, rispetto a Sommer, è più discontinuo. Gigio è un portiere che alterna miracoli e parate al limite della logica e della fisica a una certa confidenza con l’errore. Quanto basta per essere stato incostante.
La soluzione, tecnicamente, è in casa. L’idea che sta prendendo piede in casa Inter è di vedere da vicino, nella prossima sfida con il Venezia, Filip Stankovic. Figlio di Dejan, colonna dell’Inter del triplete, è cresciuto nelle giovanili nerazzurre impressionando non poco. Il club crede in lui, non a caso lo ha mandato in prestito a Venezia, per valutarne l’impatto con la massima serie. Esame superato a pieni voti. Stankovic ha scalzato Joronen ed è diventato in poche settimane una delle poche certezze della squadra di Eusebio Di Francesco. Ha carattere da vendere, grandi riflessi, coraggio nelle uscite, tempismo e sicurezza negli interventi. Non è escluso, dunque, un possibile rientro alla base con Sommer ancora in nerazzurro che lo accompagni nel suo percorso di crescita. L’alternativa è inserire immediatamente Josep Martinez, designato da tempo come futuro estremo difensore dell’Inter del futuro.
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