Calcio

Inter, segnale al campionato ma manca ancora qualcosa

L’Inter torna a fare la voce grossa lontano da casa. Un 6-0 rifilato alla Lazio a domicilio si commenterebbe da solo. Oltre a ridimensionare le ambizioni biancocelesti, la vittoria, anche e soprattutto per come è maturata, rilancia le quotazioni dei Campioni d’Italia che tornano prepotentemente a ridosso delle prime posizioni.

Inter, che messaggio al campionato

La Lazio ha pagato gli infortuni, ma l’Inter è stata straripante in ogni angolo del campo. Una prova di forza significativa, testimoniata dai sei marcatori diversi a segno. Il punteggio tennistico dell’Olimpico permette ai nerazzurri di toccare quota 47 reti in trasferta, già nuovo record in un anno solare in serie A, ma soprattutto un segnale forte e chiaro che ha raggiunto Bergamo e Napoli e qualsiasi latitudine dove si è ritenuto che l’Inter fatichi lontano da San Siro. Il messaggio è stato chiarissimo: la notte di Leverkusen che ha lasciato in eredità la prima sconfitta in Champions League e più d qualche dubbio sulle effettive capacità dell’Inter di imporsi per gioco e personalità lontano da casa è abbondantemente alle spalle. Questa squadra, almeno in Italia, quando alza i giri del motore, è ancora ingiocabile. Certamente il 6-0 maturato all’Olimpico è figlio anche di un crollo emotivo e strutturale della Lazio e difficilmente si ripeterà, ma la varietà di soluzioni di gioco e la facilità di arrivare al gol con diversi elementi è abbastanza per ricordare alla concorrenza quale sia la squadra da battere e quanto sarà difficile detronizzarla.

All’appello manca ancora Lautaro

Il 6-0, sebbene corroborante, non cancella però totalmente le ultimissime difficoltà. Alcune emergono scorrendo i marcatori.  Calhanoglu, Dimarco, Barella, Dumfries, Carlos Augusto e Thuram hanno firmato la vittoria: sin troppo facile, in tanta abbondanza e varietà, identificare l’elemento mancante. Lautaro Martinez non ha risposto presente all’appello neanche quando la squadra ha segnato con più della metà di uomini di movimento. Un nuovo periodo di digiuno, quello dell’argentino, che ha già raggiunto 40 giorni. Al netto delle difficoltà nel trovare la via della rete, il ragazzo c’è, con il fisico e la testa. Si sta rendendo molto utile sdoppiandosi nelle vesti di regista offensivo, è sempre presente nel vivo del gioco e nella costruzione delle trame offensive, si sacrifica in fase di non possesso e si mette a disposizione dei compagni. L’attaccante, però, per definirsi tale, deve in primis timbrare il cartellino e in questo senso il nuovo periodo di astinenza non può che preoccupare. Prima di sbloccarsi con la doppietta all’Udinese l’attaccante sono servite quattro partite. Poi altre tre reti spalmate in cinque giornate, prima di altri 360’ senza reti. Per puntare in alto a Simone Inzaghi servono anche i suoi gol

Pasquale Luigi Pellicone

Recent Posts

Milan, si pensa già al dopo Fonseca: un ex campione del mondo già a gennaio?

Il portoghese ha le ore contate e la dirigenza rossonera ha già individuato il sostituto:…

10 ore ago

Roma, Dybala verso la Turchia: i giallorossi hanno già individuato l’alternativa

La Joya si allontana sempre di più dalla Capitale, ma la dirigenza giallorossa non si…

11 ore ago

Juventus, pazza idea Tonali per gennaio: per realizzarla sono pronte due cessioni eccellenti

Il club bianconero punta con forza sull’ex Milan, ma per prenderlo serviranno dei sacrifici eccellenti:…

14 ore ago

La rivincita di Vinicius: è lui il The Best ma Rodri…

Vinicius è il miglior giocatore del mondo del 2024. Il brasiliano ha ottenuto l’ambito riconoscimento…

15 ore ago

Coppa Italia, la notte di Vlahovic: gol e rinnovo dietro l’angolo

Vlahovic segna e regala una serata senza particolari sofferenze per la Juventus, che mette da…

17 ore ago

Milan, la panchina di Fonseca inizia a scottare: ecco i possibili sostituti

Il tecnico portoghese ora rischia grosso: la società rossonera è già alla ricerca del suo…

1 giorno ago