La fumata bianca potrebbe arrivare a breve, anche prima degli accordi con Lautaro e Simone Inzaghi. La dirigenza nerazzurra è pronta a mettere sul tavolo 7 milioni di euro, rendendo il centrocampista l’italiano più pagato della serie A
Se per Lautaro l’accordo ancora è in divenire, anche se non sembra difficile pensare che presto si troverà una quadra tra il suo entourage e la dirigenza dell’Inter, scendendo di “grado”, al vicecapitano Barella, la firma sul rinnovo del centrocampista sembra ormai una pura formalità . Il calciatore sardo dovrebbe andare a guadagnare 6.5 milioni l’anno di base con un contratto quinquennale che, comprensivo di bonus molto facili da perseguire, permetterebbe a Barella di arriverebbe a 7 milioni, ovvero il massimo per un italiano nella rosa di Simone Inzaghi, e in generale il più pagato della serie A.
Il trasporto con cui il giocatore ha festeggiato la seconda stella e l’attaccamento che ha dimostrato alla maglia non lasciano troppi dubbi sulla fumata bianca della trattativa, che potrebbe arrivare a stretto giro, probabilmente a campionato concluso. Il nuovo contratto, che sarà un quinquennale fino al 2029, lo porterà quindi a diventare l’italiano più pagato del massimo campionato, davanti al compagno di squadra Alessandro Bastoni, fermo a quota 5,5, e a Federico Chiesa, con lo juventino che attualmente percepisce 5 milioni e si piazza sul gradino più basso del podio.
Con Barella segno di continuità per l’Inter(nazionale)
In questo modo l’Inter cerca di dare continuità a quella rosa che le ha permesso di dominare nel corso dell’ultima stagione, con un segnale forte: alzare lo stipendio a uno dei giocatori più rappresentativi e importanti, anche a livello di spogliatoio. Le fortune della squadra di Simone Inzaghi, infatti, si sono cementificate proprio ad Appiano Gentile, dove Barella, insieme a Dimarco, capeggia quel gruppo di italiani che sono riusciti a integrare i nuovi arrivati, creando un gruppo solidissimo (più facile quando si vince, ma tant’è) sempre fondamentale quando si raggiungono certi obiettivi. Per questo la firma sul contratto dell’ex Cagliari arriverà , come detto, molto probabilmente prima di quella del capitano Lautaro, e anche del tecnico Simone Inzaghi, sul quale comunque ci sono pochi dubbi sulla permanenza in nerazzurro.
Una storia iniziata con Antonio Conte
Ripercorrendo la sua carriera in nerazzurro, a volerlo fortemente a Milano fu Antonio Conte che, grazie anche a uno sforzo della società , e della volontà mai nascosta del giocatore, lo strappò dalla Roma che su di lui aveva puntato forte. Da lì una rapidissima crescita per il ragazzino arrivato da Cagliari, ma che già in rossoblù aveva dimostrato grandi doti, sia tecniche che di personalità , arrivando anche alla fascia di capitano degli isolani. Nei due anni di Conte forgia il suo carattere e il suo ruolo, diventando una mezzala in grado di gestire benissimo le due fasi, con tecnica e palleggio, ma senza mai tirare indietro la gamba, arrivando con il tecnico salentino a vincere il suo primo scudetto della carriera, il diciannovesimo per l’Inter.
Dalle delusioni alla seconda stella
Poi l’arrivo di Simone Inzaghi, la delusione dello scudetto rossonero e della finale di Champions League persa con il City, e in mezzo qualche soddisfazione tra Coppa Italia e Supercoppa. Fino ad arrivare alla grande gioia, la vittoria della seconda stella, al culmine di un campionato dominato e vinto proprio in casa dei cugini. L’apoteosi per chi, come Nicolò, è cresciuto con la passione dell’Inter. E nei festeggiamenti post scudetto lo si è visto, capopopolo dal pullman, poi, senza voce, a incitare la marea nerazzurra che lo acclamava come uno di loro, che quei colori li ha cuciti addosso.
Il fondamentale sblocco dalla Cina
Ora non resta quindi che concretizzare con il rinnovo del contratto la voglia di continuità che sembra esserci da entrambe le parti. Fondamentale, prima di mettere tutto nero su bianco, l’ok dalla Cina, dove il presidente Steven Zhang aspetta lo sblocco definitivo del rifinanziamento del prestito di 400 milioni con il fondo californiano Pimco, pronto a sostituirsi a Oaktree. Conditio sine qua non per arrivare alla fumata bianca, dopo che gli incontri con l’agente del centrocampista, Alessandro Beltrami, hanno rivelato una comunione d’intenti. Oltre al già descritto amore per il club, Barella ha infatti ormai costruito una famiglia a Milano, in attesa del quarto figlio, un maschietto, dopo le tre femmine avute con la moglie Federica Schievenin.