INTER: Padelli; Nagatomo, Ranocchia, Skriniar, Dalbert (79′ Icardi); Vecino Gagliardini; Karamoh (66′ Perisic), Eder, Cancelo; Pinamonti (46′ Brozovic).
PORDENONE: Perilli; Formiconi, Bassoli, Stefani, Nunzella (116′ Parodi); Misuraca Burrai, Lulli, Maza (79′ De Agostini); Berrettoni (97′ Ciurria), Magnaghi.
RETI: /
AMMONITI: 93′ Perilli
ESPULSI:
Un clamoroso Pordenone è in grado di portare la partita ai calci di rigori dopo aver sofferto per l’intera partita. I neroverdi hanno colpito un palo nella prima frazione facendo tremare la porta interista, ma a stupire è stata la perfetta organizzazione difensiva, messa in atto dal 30′ in poi. I friulani si sono conquistati questo sogno milanese, tenendo in perfetta parità questo ottavo di finale di Coppa Italia fino alla fine del secondo tempo supplementare. L’Inter sguscia via soltanto dal dischetto, con i calci di rigore. La prestazione lascia certamente dell’amaro in bocca alla Beneamata, che si è certamente resa conto dell’indispensabilità dei titolari. Gli esperimenti per certi versi obbligati di mister Spalletti non hanno funzionato, e serve tornare in fretta al classico undici titolare per assicurarsi altre vittorie in campionato.
Inter-Pordenone è stata la grande possibilità per le leghe inferiori italiane di rispondere presente in una competizione di interesse nazionale come la Coppa Italia. Il Pordenone ha ottenuto la possibilità di giocare una partita nel leggendario stadio Giuseppe Meazza in San Siro, casa dell’Inter per questo ottavo di finale di Coppa Italia. Dopo aver battuto il Cagliari in terra sarda, migliaia di tifosi neroverdi sono accorsi verso il secondo anello blu messo a disposizione per loro, in questa fredda serata milanese.
Le reti di Maza e Bassoli hanno consentito ai Ramarri di battere il Cagliari in terra sarda. Questo risultato da la possibilità al Pordenone di poter vantare la condizione di ultima compagine di terza serie rimasta nella competizione, ricordando le gesta dell’Alessandria. I piemontesi, due stagioni fa raggiunsero le semifinali, arrendendosi al Milan, altra squadra meneghina. Una grande cavalcata chiacchierata da numerosi giornali, italiani e non, e che ha dato giustizia al calcio italiano a discapito delle tanto sponsorizzate favole della FA Cup.
La società friulana, per la grande occasione di Inter-Pordenone ha organizzato una grande campagna social, scomodando compagnie internazionali quali la EA Sports e la Konami, rispettivamente proprietarie dei videogiochi FIFA e PES. La richiesta dei neroverdi è stata quella di rendere possibile questo scontro con la Beneamata anche su console, realizzata da un gruppo di informatici che hanno ricreato gli uomini di Colucci. Attraverso i profili del club di Facebook ed Instagram inoltre, sono stati azzardati dei paragoni simpatici tra il centravanti Berrettoni e l’attuale capocannoniere della Serie A, Mauro Icardi. Una strategia vincente, che ha regalato ai tifosi friulani un vero e proprio sogno.
Anche con ironia e sarcasmo, la società ha annunciato l’esodo dei tifosi friulani verso San Siro. Come “premio”, l’Inter ha previsto l’uso del secondo anello blu, molto più ampio rispetto al classico terzo anello. La scelta dei neroazzurri è stata chiaramente influenzata anche dalla bassa affluenza in questa gelida serata feriale di dicembre. In un San Siro acconciato in strane vesti di Coppa Italia, con il solo primo anello aperto e la curva neroazzurra di conseguenza molto vicina al campo, si è consumata un’altra interessante pagina di questa stagione calcistica.
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