Ha 18 anni ed è alto 1,93 metri. È bravo nel gioco aereo e negli anticipi. Ma soprattutto, e per questo è seguito dai nerazzurri, è bravo nell’impostare il gioco
Al di là del corteggiamento per Kim, l’ex Napoli (uno dei simboli dello scudetto targato Luciano Spalletti) che ha faticato (e tanto) al Bayern Monaco, l’Inter segue Alex Perez, difensore spagnolo che abbina fisico e classe, come da tradizione spagnola. Visto che in patria è addirittura paragonato a Gerard Piqué, uno che con Barcellona e Furie Rosse ha vinto tutto in ogni angolo del globo. È bravo nel gioco aereo, ha tecnica e buoni piedi. In sostanza, può benissimo fare il regista difensivo che è poi quello che cerca Simone Inzaghi per il suo tipo di gioco. In viale della Liberazione stanno cercando di accelerare per assicurarsi il difensore centrale classe 2006 di proprietà del Betis Siviglia.
Il suo contratto scade il prossimo anno e molti sono i club interessati ad Alex Perez. Per questo l’Inter ha deciso di farsi avanti in maniera seria e prima, come è suo modo di fare, ha contattato l’agente del giocatore Alberto Botines (è lo stesso di Onana), poi ha fatto una proposta al club spagnolo. La formula proposta prevede un prestito con diritto di riscatto esercitabile al termine della stagione per tre milioni di euro. “Siamo campioni in carica e come tali dobbiamo difendere questo titolo. Ma la cosa più importante è rilevante è che siamo l’Inter e quando l’Inter partecipa a una competizione deve sempre ottenere il massimo”, le parole del presidente nerazzurro, Beppe Marotta, qualche giorno fa a margine dell’evento di presentazione del nuovo logo della serie A targato Enilive.
Con Alex Perez l’Inter dà una svolta alla sua politica verde per ringiovanire la rosa. Dopo il trequartista sloveno del Domzale, Luka Topalovic (2006), la dirigenza punta, appunto, lo spagnolo. Perez è nato a Madrid da genitori mozambicani e si è formato nel settore giovanile del Rayo Vallecano. Nel 2022 è passato al Betis Siviglia, aggregato all’Under 19 e talvolta alla prima squadra durante i ritiri estivi. Un grave infortunio e altri problemi fisici ne hanno rallentato l’inserimento in contesti più ambiziosi, ma ora che è del tutto ristabilito è un prospetto molto intrigante.
La difesa nerazzurra ha un’età elevata. Ci sono Acerbi e de Vrij, con l’olandese che potrebbe andare in Arabia Saudita, nonostante le smentite di facciata dell’Inter. Quindi, in caso di arrivo, Perez dovrebbe mettersi subito a disposizione di Inzaghi, che potrà valutarlo con tutta la calma necessaria durante la preparazione e decidere se trattenerlo o passarlo alla Primavera. La risposta del Betis è attesa nelle prossime ore.
Come detto, in Spagna lo paragonano a Piqué. Non hanno paura di mettergli pressione, nonostante questo difensore abbia ancora molto da dimostrare. Partiamo, comunque, dal ruolo. È nato nel 2006 ed è un difensore centrale con un fisico importante: è alto 1,93 metri, però con i suoi 18 anni può ancora crescere tanto. Chi lo conosce bene, lo considera uno dei talenti spagnoli più interessanti in circolazione. Gioca con la formazione U19 del Betis Siviglia. Manuel Pellegrini è sempre stato convinto delle qualità del ragazzo, tanto che la scorsa estate lo ha portato in ritiro con la prima squadra. Ora i nerazzurri sono pronti a chiudere la trattativa per portarlo in Italia.
C’è già l’accordo con gli agenti, si attende soltanto l’ultimo ok del club. Convocato dalla nazionale spagnola U18 ha giocato il Torneo Quattro Nazioni a Tenerife contro Portogallo, Turchia e Romania. È partito titolare nella sfida contro i tedeschi, entrato nella ripresa in quella contro la formazione rumena. Poi un infortunio lo ha costretto a chiudere in anticipo la sua stagione escludendolo anche da una possibile convocazione in prima squadra. Il difensore classe 2006 ha lavorato tanto in questi mesi per ritrovare la forma giusta e guadagnarsi una nuova opportunità.
Detto tutto questo, si intuisce subito il fatto che l’Inter sta pensando al futuro e con Alex Perez spera di assicurarsi un giocatore con grandi potenzialità pronto a esplodere. Non giocherebbe subito in prima squadra. Molto probabilmente, all’inizio della sua avventura italiana, potrebbe essere aggregato in Primavera. Deve confermare quanto mostrato in questi due anni di cantera. Nel settore giovanile del Betis Siviglia, il 18enne ha messo in luce le sue migliori caratteristiche: perfetto nel gioco aereo, bravo negli anticipi e nelle chiusure. Superlativo, ed è quello che piace di più all’Inter, quando deve impostare.
Infatti, i suoi lanci per gli attaccanti sono precisissimi. Su YouTube ci sono decine di video delle sue giocate: anticipa gli avversari, si inserisce coi tempi giusti sui calci piazzati. Gli addetti ai lavori assicurano che può migliorare sul pressing alto, d’altronde ha appena compiuto 18 anni e in questa stagione per colpa degli infortuni non è riuscito a trovare continuità.
Come già accennato, è buona la concorrenza per Alex Perez. Infatti, i nerazzurri non erano l’unico club sulle tracce del giocatore. A contattare il Betis Siviglia ci hanno provato – solo per restare in Italia, nella nostra serie A – anche Udinese e Roma. Il contratto di Perez scadrà nel 2025: il club spagnolo non vuole perdere a parametro zero un talento come il difensore classe 2006. Anche per questo motivo ha scelto di chiudere l’accordo per il trasferimento all’Inter. Il giocatore andrebbe a ringiovanire il comparto dei difensori centrali affiancando due profili esperti come de Vrij e Acerbi. Potrà crescere grazie ai loro consigli e a quelli dell’allenatore. Per i paragoni importanti c’è tempo, adesso conta soltanto il campo. Inzaghi lo sta già aspettando a braccia aperte.
Come spera di avere anche Kim. Ma per il coreano, e questa è un’altra storia, bisogna aspettare le uscite nel reparto arretrato. Se dovesse lasciare de Vrij, allora il difensore del Bayern Monaco da sogno diventerebbe realtà. E sarebbe un rinforzo eccezionale per una squadra che non vede l’ora di iniziare la stagione per difendere lo scudetto, quello della seconda stella, conquistato il 22 aprile nel derby contro il Milan. Qualcosa di irripetibile. Ma su Kim bisogna aspettare.
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